Case per vacanze: finto Richard Gere spariva con caparra

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Febbraio 2016 - 14:00 OLTRE 6 MESI FA
Case per vacanze: finto Richard Gere spariva con caparra

Case per vacanze: finto Richard Gere spariva con caparra

ROMA – Aveva copiato una serie di documenti mettendoci sopra una foto di Richard Gere, solo leggermente ritoccata per risultare più credibile. Così un uomo ha portato a termine i suoi raggiri: proponeva a clienti e turisti case vacanza ma una volta intascata la caparra spariva e faceva perdere le sue tracce. Ne parla Repubblica:

Decine le denunce partire da tutta Italia sulla base delle quali le forze dell’ordine si sono mosse. L’impostore, dopo essersi fatto inviare fotocopie di documenti e curricula vitae a fronte dell’offerta di un posto di lavoro, “clonava” patenti e carte d’identità apponendovi una fotografia di Richard Gere, che utilizzava per aprire conti correnti a nome altrui e attivare utenze telefoniche, utilizzate per farsi contattare dagli ignari turisti. Subito dopo il pagamento, scompariva. Il finto Richard Gere è stato denunciato per sostituzione di persona, truffa aggravata, contraffazione di documenti di identità e falso documentale. Durante la perquisizione gli agenti hanno scoperto una vera e propria tipografia casalinga. Con una sofisticata stampante a sublimazione, l’uomo fabbricava i falsi documenti d’identità, quali patenti, tessere sanitarie e carte d’identità, che utilizzava per perpetrare i raggiri. In due anni ha intascato circa 100mila euro.

La polizia postale suggerisce alcuni accorgimenti per evitare truffe:

Un’esperienza dopo la quale la polizia postale ha diffuso una serie di accorgimenti: diffidare dei prezzi troppo bassi degkli affitti; fare attenzione al sito internet su cui è pubblicato l’annuncio: è consigliabile acquistare su negozi online già noti al pubblico, perché offrono sia una garanzia sul pagamento, nonché assistenza; verificare le generalità delll’offerente chiedendo dati fiscali facilmente verificabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate; controllare i feedback su internet; appurare che non ci siano on line annunci di locazione di altre strutture abbinati alle stesse foto; verificare che la struttura esista controllando l’indirizzo sulle mappe del luogo; utilizzare un conto Paypal o una carta di credito per pagare; non divulgare i dati personali come copie di documenti di identità, Pin, estremi delle carte di pagamento,; dffidare delle e-mail in cui vengono mostrate offerte “urgenti” cui aderire cliccando su un link specifico: in questo modo i truffatori riescono a impadronirsi dei dati personali (phishing).