Caserta: rapinatori presi a pochi centimetri dal caveau, c’è anche “Er Gnappa” della Banda della Magliana

Pubblicato il 3 Ottobre 2010 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA

Una banda di sette sessantenni ”cassettari”, ovvero specialisti nei furti alle cassette di sicurezza degli istituti di credito, con a capo Manlio Vitale, considerato negli anni ’80 uno dei più stretti collaboratori del boss della banda della Magliana, Maurizio Abbatino. I sette sono stati arrestati dalla polizia di Roma nel centro di Caserta proprio quando erano arrivati a pochi centimetri dal caveau di una banca, dove nelle cassette di sicurezza erano custoditi preziosi e denaro per diversi milioni di euro.

Vitale, 61 anni, noto con il soprannome di ”Er Gnappa” (piccoletto in romanesco) ed amico di Enrico De Pedis, detto ”Renatino”, era il capo della componente dei ”testaccini”. Vitale, specializzato in stupefacenti e poi in ricettazione di preziosi, prese parte, l’11 novembre del ’77, al sequestro del duca Massimiliano Grazioli. Arrestato nel ’78, ’80 e ’85 fu coinvolto nell’ omicidio di un componente della banda della Magliana, Amleto Fabiani.

Il suo nome fu fatto anche per altri due omicidi, quello di un altro appartenente alla banda, Massimo Barbieri, e di una guardia giurata, Umberto Bozzolen, nel corso di una rapina nel 1982. Nel 2000, tra l’altro, fu accusato di essere uno dei mandanti del furto nelle 147 cassette di sicurezza nel caveau della Banca di Roma della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio nella capitale.

I ”sette uomini d’oro”, come è stata chiamata l’operazione delle squadre mobili di Roma e Caserta, sono stati sorpresi sabato pomeriggio mentre effettuavano il carotaggio di una parete in cemento armato in un negozio vuoto, proprio accanto alla banca. A pochi chilometri dalla banca, sita in Corso Trieste nel pieno centro di Caserta, vi era una base logistica della banda.

Un appartamento dove, con radio e scanner, venivano ascoltate le frequenze delle forze dell’ordine e dove vi erano tutti gli attrezzi del mestiere. Tra gli arrestati anche due basisti, che nel napoletano avevano individuato l’obiettivo da assaltare, tra cui un dipendente del Comune di Napoli addetto al sistema fognario, l’unico incensurato, Gennaro Mancini, di 56 anni. L’altro napoletano è Vincenzo Fausto, anche lui di 56 anni. Oltre Manlio Vitale, gli altri romani, tutti con precedenti per lo piu’ per reati contro il patrimonio sono: Giulio Amodei, di 56 anni; Stefano Cara, di 55 anni; Adalgiso Di Cesare, di 63 anni; Luigi Giannacco di 55 anni.