Caso Ruby. Agente Cafaro: “Disse a Berlusconi di essere maggiorenne”

Pubblicato il 13 Febbraio 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Ruby aveva detto a Silvio Berlusconi che era ”maggiorenne”. Lo ha riferito in aula al processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi l’agente di Ps, Ermes Cafaro, il poliziotto che ebbe a che fare con la giovane marocchina tra il 27 e il 28 maggio di due anni fa quando venne portata in questura per via di un furto. L’agente ha affermato che Ruby gli disse che ”Silvio Berlusconi non era a conoscenza che lei fosse minorenne. Sapeva che era marocchina ma si era dichiarata maggiorenne”.

”Ricordo per certo che il collega mi disse che gli avevo lasciato una gran rogna e che in Questura c’era stato un gran trambusto”. Lo ha detto in aula al processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, l’agente di polizia Ermes Cafaro, uno dei poliziotti che ebbe a che fare con la giovane marocchina tra il 27 e il 28 maggio del 2010.

L’agente ha raccontato quanto gli aveva riferito il collega a cui aveva passato le consegne quel giorno e al quale aveva telefonato per sapere se avesse bisogno di aiuto. ”Mi aveva detto che c’erano persone che si erano presentate in Questura e di telefonate e pressioni in merito alla minore, la quale a differenza di quanto era stato detto dal pm minorile era stata affidata a un’altra persona”, Nicole Minetti.

La telefonata di cui l’agente parla e’ quella della presidenza del Consiglio. E quando gli e’ stato chiesto di precisare se veramente quella sera il collega gli parlo’ ”di pressioni” per via della telefonata da Palazzo Chigi, l’agente Cafaro ha risposto ”ricordo per certo che il collega mi disse che gli avevo lasciato una gran rogna e che c’era stato un gran trambusto”.