Caso Ruby, difesa chiede rinvio: 1 ora per esaminare i tabulati

Pubblicato il 2 Dicembre 2011 - 11:54 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il processo a Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile, è iniziato con le testimonianze dei sette investigatori che hanno seguito il caso Ruby. Il pm Antonio Sangermano ha chiesto ai giudici di acquisire agli atti una elaborazione al computer dei tabulati telefonici di persone coinvolte nel caso, tra cui la stessa Ruby. Elaborazioni che in precedenza non erano state accettate, ma per cui Niccolò Ghedini e Piero Longo, gli avvocati dell’ex premier, hanno chiesto ai giudici del tempo per esaminarle. L’udienza è stata allora sospesa per un’ora e riprenderà alle 11. Berlusconi non era, e non sarà, presente in aula a Milano. L’ex premier è infatti impegnato a Roma per un incontro con il presidente del Partito popolare europeo.

‘Con questo sistema il processo durera’ all’infinito, perche’ la difesa sta riproponendo questioni gia’ poste su cui voi giudici vi siete gia’ pronunciati”. Cosi’ e’ intervenuto in aula il pm di Milano Antonio Sangermano, nel corso del processo sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi, mentre i legali dell’ex premier Niccolo’ Ghedini e Piero Longo stavano sollevando una delle tante eccezioni che stanno ritardando l’ingresso in aula dei primi testimoni.

In particolare, i difensori dell’ex premier, hanno chiesto ai giudici della IV Sezione Penale di Milano la revoca dell’ordinanza con cui il tribunale aveva ammesso prove e testimoni nella scorsa udienza e poi hanno sollevato la questione che oggi i testi (alcuni operanti di polizia giudiziaria che seguirono le indagini) non possono essere sentiti, perche’, hanno spiegato i legali, i periti non hanno ancora trascritto le intercettazioni. Poco prima il presidente del Collegio Giulia Turri aveva spiegato che dato che i testi ”non possono riferire sulle intercettazioni telefoniche”, oggi si deve dare corso alle deposizioni.

Sono pero’ intervenuti i legali di Berlusconi illustrando a voce lungamente le loro tesi difensive, e a quel punto il pm e’ intervenuto con decisione dicendo: ”Chiedo che infine si proceda, perche’ la difesa sta ponendo sempre le stesse questioni”. E rivolto a giudici, ha detto: ”Vi prego di interromperli e di introdurre i testi”. Ora il tribunale e’ in camera di consiglio per decidere se dare inizio alle testimonianze.