Cassazione: Brega Massone rimane in carcere perché socialmente pericoloso

Pubblicato il 26 Maggio 2010 - 17:57 OLTRE 6 MESI FA

Deve rimanere in carcere il chirurgo Pier Paolo Brega Massone: perché è socialmente pericolo e perché ha cercato di inquinare le prove durante le indagini sui profitti ‘sporchi’ della clinica Santa Rita di Milano dove sottoponeva i pazienti, alcuni dei quali sono morti, a operazioni inutili, eseguite solo per lucrare. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni, depositate mercoledì, sentenza 19992, con le quali spiega perchè, lo scorso 29 aprile, ha convalidato la decisione del Tribunale del riesame di rimettere in prigione il dottore che era stato scarcerato i primi di novembre del 2009.

L’arresto era scattato nel giugno 2008. Nei confronti di Brega Massone, sottolinea la Cassazione, si delinea “un imponente quadro cautelare di notevole gravità”, sorretto dalla pericolosità sociale dell’indagato rivelata dal “costante asservimento della chirurgia a strumento di ingiusto profitto”, dal fatto che il dottore non manifestò alcuna “remora” a realizzare interventi “inutili, dannosi, invasivi e mutilanti al solo fine di lucrare il compenso del servizio sanitario nazionale”.

Per i supremi giudici, Brega Massone mortificava i pazienti “degradandoli” a “strumenti di profitto illecito”. Inoltre – concludono i supremi giudici – il ‘camice bianco’ deve rimanere in cella anche in considerazione del pericolo per l’acquisizione delle prove comprovato “dalle gravissime condotte di inquinamento perpetrate durante le indagini”.