Cassazione, giusto l’arresto per possesso volantini a favore di Bin Laden

Pubblicato il 11 Marzo 2010 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

Non ha diritto ad ottenere il risarcimento dei danni patiti per ingiusta detenzione la persona che viene indagata, dopo essere stata trovata in possesso di numerosi articoli che esaltano Bin Laden, videocassette amatoriali di contenuto collegato a programmi terroristici o di addestramento e versi lodanti Dio per il crollo delle Torri gemelle.

Lo sottolinea la Cassazione con la sentenza 9986, con cui ha respinto il ricorso di un Roudouane S., arabo indagato per terrorismo, la cui posizione era poi stata archiviata. L’uomo era stato in carcere dal 20 dicembre 2005 al 4 gennaio 2006, dopo essere stato trovato con 30 articoli in arabo raffiguranti Osama Bin Laden e riconducibili a siti Internet di gruppi terroristici, videocassette sulla Guerra Santa, un coltello modello Combat e fogli in arabo scaricati dal web, contenenti collegamenti a gruppi eversivi internazionali.

Senza successo l’ex indagato ha protestato in Cassazione contro la decisione con la quale la Corte di appello di Torino, il 1 ottobre 2008, aveva rigettato la sua richiesta di indennizzo per ingiusta detenzione, rilevando che il materiale rinvenuto nella sua casa e nella sua macchina, valutato complessivamente durante le indagini, “aveva indotto” correttamente gli inquirenti a ritenere “la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, tali da giustificare la misura cautelare”.