Cassazione, il dentista truffa compulsivamente la Asl: sì all'arresto

Pubblicato il 27 Febbraio 2012 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 27 FEB – Confermata, dalla Cassazione, la custodia cautelare in carcere per una dentista siciliana, Maristella Z., accusata di truffa ai danni della Asl 5 di Messina per 177 episodi di cure odontoiatriche mai eseguite su ignari pazienti. Ad avviso della Suprema Corte, sussiste il rischio di reiterazione del reato dal momento che il gip ha parlato di ''condotta fraudolenta realizzata in maniera quasi compulsiva, irrefrenabile ed a dispetto delle misure cautelari gia' adottate''.

La dottoressa, infatti, aveva continuato a fare truffe nonostante fosse gia' stata avviata una indagine a suo carico, su denuncia di una paziente, nell'ambito della quale era stata interdetta, sempre a titolo cautelare, dall'esercizio della professione medica. La Cassazione – nelle motivazioni della sentenza 6938 relative all'udienza svoltasi il 26 ottobre – ha confermato anche il rischio di inquinamento probatorio e ha respinto la tesi della dottoressa che voleva addossare la colpa ai pazienti che, a suo dire, erano 'complici'.

E' stato cosi' respinto il ricorso presentato dal legale della donna, avvocato Salvatore Stroscio, contro l'ordinanza del Tribunale di Messina che, lo scorso otto agosto, aveva convalidato la custodia in cella. Con questo 'metodo' la professionista pare guadagnasse circa 20 mila euro al mese. Adesso, ha deciso la Cassazione, la dentista, per effetto della bocciatura del suo reclamo, dovra' versare mille euro alla Cassa delle ammende e pagare le spese processuali.