Cassazione: niente Facebook per chi è ai domiciliari

Pubblicato il 1 Febbraio 2012 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 1 FEB – Si' all'uso di internet per scopi puramente conoscitivi ma no alla chat su Facebook per chi e' agli arresti domiciliari. Lo specifica la Cassazione spiegando che puo' esserci violazione del domiciliari se si chatta con qualcuno sui social network. Con questa motivazione, infatti la Quarta Sezione Penale ha confermato un'ordinanza del Tribunale di Lecce che, in riforma dell'ordinanza del Gip di Brindisi, e accogliendo il ricorso del pm, aveva sostituito i domiciliari con il carcere ad un imputato di origini pugliesi perche' "accertata la violazione, del divieto di comunicare con persone diverse da quelle con lui coabitanti o che lo assistono, essendo stato colto in collegamento via web con il coimputato". Invano il ricorso in Cassazione della difesa che ha sostenuto come "nella prescrizione del divieto di comunicare si sarebbe dovuta specificare che in esso era compreso anche quello di comunicazione 'a distanza'" e quindi non c'era stata violazione perche' non si era parlato di chat. La Quarta Sezione Penale, infatti, con la sentenza n.4064, nel confermare l'ordinanza ha ricordato che: "il divieto di comunicare con terze persone, estranee ai familiari conviventi, vale anche per le comunicazioni tramite internet sul sito Facebook, ma l'uso di internet non e' illecito quando assume una mera funzione conoscitiva". In questo caso, scrive la Cassazione, "il Tribunale ha correttamente valutato il tenore illecito della conversazione telematica svoltasi tra i due vertendo sul programma criminoso da attuare in occasione della liberazione di altro complice ristretto in carcere, traendone elementi per l'apprezzamento della gravita' della condotta".