Cassazione: si può licenziare chi fa la “pennichella” sul lavoro

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 - 22:27 OLTRE 6 MESI FA

Guai a fare un sonnellino sul lavoro, si interrompe il servizio e, secondo quanto stabilito dalla Cassazione, si può anche essere licenziati. La Terza sezione penale della Corte di Cassazione ha bocciato infatti il ricorso di un lavoratore e ha sottolineato oggi che ”l’addormentarsi costituisce abbandono del posto di servizio”.

Il giudice di legittimità ha così respinto il ricorso proposto da un agente della Polizia di Stato che la Corte d’Appello di Milano aveva condannato per abbandono del posto di lavoro poichè in servizio alla frontiera si era allontanato per recarsi a riposare nel gabbiotto. Così, ha reso il collegio ha reso definitiva la condanna a quattro mesi di reclusione per abbandono di servizio nei confronti di Sabino G., 30enne agente di Polizia in servizio al valico di Zenna e addetto al controllo dei passaporti che, il 20 agosto del 2004, alle prime ore del mattino, era stato sorpreso addormentato nel gabbiotto di vigilanza.

Per la Suprema Corte, ”l’addormentamento, quando dipende da una libera scelta del soggetto e non da cause patologiche, è sempre un atto volontario” e, come tale costituisce abbandono del posto di lavoro.