Cassazione: “Per i malati gravi niente carcere ma arresti domiciliari”

Pubblicato il 14 Dicembre 2011 - 16:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 14 DIC – ”Il diritto alla salute va tutelato anche al di sopra delle esigenze di sicurezza sicche’, in presenza di gravi patologie, si impone la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari o comunque il ricovero in idonee strutture”. Lo sottolinea la Cassazione dando ragione al ricorso di un detenuto con una grave infezione renale.

Ad avviso della Suprema Corte, i tribunali di sorveglianza non devono negare ai detenuti con patologie gravi, per le quali si prevede anche un peggioramento, di ottenere la detenzione domiciliare o il ricovero in strutture idonee a curarli. Gia’ la circostanza che il carcere non sia attrezzato di strumenti per gli accertamenti diagnostici necessari alle patologie dei detenuti – ad esempio la tac con contrasto, la scintigrafia e l’ecografia – rende, gia’ di per se’, non compatibile il regime di detenzione con la ”disciplina legale”. Nel frattempo, il detenuto malato di reni ha ottenuto i domiciliari inizialmente negatigli dal Tribunale di sorveglianza di Taranto.