Cassazione, sposi a distanza? Si paga comunque l’assegno all’ex

Pubblicato il 22 Settembre 2011 - 16:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 22 SET – Scatta lo stesso il diritto all’assegno di mantenimento a favore dell’ex coniuge, dal minor reddito, anche se i mesi di effettiva convivenza matrimoniale sono stati pochi e la coppia ha vissuto per anni a distanza, in citta’ diverse, e ognuno dei due ha provveduto alle proprie spese.

Lo sottolinea la Cassazione, che ha confermato il diritto a ricevere un assegno di mantenimento di 400 euro mensili a favore di una insegnante part-time di Roma, dopo la separazione dal marito ingegnere, dallo stipendio piu’ elevato del suo.

Senza successo, in Cassazione, l’ingegnere ha protestato sostenendo che non c’era mai stata quella comunione determinata dalla convivenza con il coniuge, dato che lui e la moglie vivevano, pressoche’ da sempre, ad eccezione dei primi tre o quattro mesi di matrimonio, in citta’ diverse.

L’uomo, inoltre, ha fatto presente ai supremi giudici che ”il tenore di vita pregresso non era mai esistito, proprio per l’assenza di comunione spirituale e materiale, nella vita della coppia” che trascorreva insieme solo le vacanze e qualche fine settimana.

”La mancata convivenza – ha risposto all’ingegnere la Cassazione con la sentenza n.19349 – puo’ trovare ragione nelle piu’ diverse situazioni, o esigenze, e va comunque intesa, in difetto di elementi che dimostrino il contrario, come espressione di una scelta della coppia, di per se’ non escludente la comunione materiale e spirituale dalla quale non possono farsi derivare effetti penalizzanti per uno dei coniugi, e alla quale comunque non puo’ attribuirsi efficacia estintiva dei diritti e doveri di natura patrimoniale che nascono dal matrimonio”.

E’ stata cosi’ confermata la pronuncia della corte d’appello di Roma, che il 4 novembre 2009 aveva elevato a 400 euro l’importo dell’assegno per la ex, originariamente fissato in 350 euro dal verdetto di primo grado del tribunale di Roma del 28 marzo 2007.