Catania, quando è un muto a fare da Cicerone ai turisti: la decisione del Comune

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 09:22 OLTRE 6 MESI FA

Un muto come guida turistica: succede a Catania, dove il Comune aveva affidato le spiegazioni e la visita guidata di Palazzo Platamone a un impiegato che però non può parlare. Lo storico palazzo dell’amministrazione etnea era stato affidato al Cicerone senza parola che, dopo un sopralluogo,  è stato spostato ad un altro incarico.

Passato “lo stupore iniziale” dopo avere scoperto il fatto,  l’assessore al Turismo Marella Ferrera, fresca di nomina all’interno della giunta guidata da Raffaele Stancanelli ha scritto al Comune che ha replicato con una “burocratica risposta” : “E’ un muto, lo abbiamo assunto perché era nell’elenco dei disabili e l’abbiamo destinato a fare da custode-guida al Cortile Platamone”.

La singolare assegnazione e il conseguente spostamento dell’uomo che per il Comune doveva essere un custode-guida però non hanno a che fare con le valutazioni personali o le sue capacità, spiega la Ferrera: “È una persona giusta, speciale, da proteggere e valorizzare ma è nel posto sbagliato. E’ sensibile, molto intelligente e capace, direi sprecata ma lì non può stare. Nella scelta dell’incarico che gli è stato affidato qualcuno ha commesso un errore, e dobbiamo capire come ciò sia potuto accadere per evitare di ripetere altri sbagli simili. Io conto di poterlo portare con me, nel mio ufficio, per sfruttare le sue qualità”.