Cecile Kyenge: “Mia figlia maltrattata in autobus, pensavano fosse straniera”

Pubblicato il 4 Giugno 2013 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

kyenge_lpROMA – Giulia, la figlia del ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, è stata trattata male in autobus dal conducente, il quale pensava “fosse straniera e che volesse fare la furba per non pagare il biglietto”: a raccontarlo, in un’intervista al settimanale Chi è lo stesso ministro di origine congolese.

“Non ho avuto problemi in Italia, sia quando sono venuta a Roma per studiare medicina, sia quando mi sono trasferita a Modena per vivere e lavorare. Certo, all’inizio c’era grande diffidenza, gli italiani però hanno una grande tradizione di accoglienza. A mia figlia, che è italiana, è andata peggio”.

Giulia è una delle due figlie della Kyenge, nate dal matrimonio con l’ingegnere calabrese Domenico Grispino. “Le ragazze non si sentono diverse , perché hanno un padre italiano”, racconta il ministro. “Un giorno, però, Giulia è tornata scioccata perché il conducente dell’autobus l’aveva trattata male, pensando fosse straniera e che volesse fare la furba per non pagare il biglietto, mentre la sua tessera non funzionava. E’ stato aggressivo e i compagni hanno dovuto difenderla. Io sogno di vedere le persone trattate come cittadini, senza differenze. La persona dovrebbe stare al centro di un progetto per una nuova convivenza”.