Censimento Istat, più vecchi di così si muore: per ogni bambino, 5 anziani. 2020 come il ’44: 700mila morti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2020 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA
Censimento Istat e pandemia

Censimento Istat: per ogni bambino 5 over 65 (Ansa)

Censimento Istat e pandemia Covid. La popolazione italiana invecchia, tanto, ogni bambino ci sono 5 anziani,  Questo drammatico 2020, poi, “non è ancora finito ma una valutazione ragionevole fa pensare che quest’anno supereremo il confine dei 700mila decessi complessivi.

Che è un valore preoccupante perché una cosa del genere l’ultima volta, in Italia, era successa nel 1944. Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale”.

Censimento Istat. Nel 2019 647mila morti, nel 2020 700mila

A illustrare i numeri dai quali si deduce anche il peso della pandemia Covid, è il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo.

“Nel 2019 – spiega – il dato era stato di 647.000 morti”. Un valore che parla chiaro.

Intanto l’Istituto nazionale di statistica fotografa un paese in rallentamento già nel 2019 in base all’ultimo censimento degli italiani. Significativi tutti gli indicatori in tal senso.

Diminuisce infatti la popolazione complessiva, aumentano gli stranieri, crescono ancora gli anziani e si riducono i bambini. L’Istat mette in evidenza nel 2019 un’Italia sempre più attempata se non vecchia.

Lievemente più istruita, ma con il 50% della popolazione che ancora non arriva oltre il diploma di terza media.

Nell’elaborazione dei dati relativi alla fine dello scorso anno si conferma lo spostamento di larghe parti della popolazione dal Sud e dalle Isole verso il Centro Nord.

Popolazione in Italia: 59.641.488 residenti

Così come la crescita delle città grandi e medie a fronte dello spopolamento dei piccoli centri. La popolazione censita in Italia al 31 dicembre 2019 ammonta quindi a 59.641.488 residenti .

Circa 175mila persone in meno rispetto alla fine del 2018 (0,3%) . Nel confronto con il 2011, anno dell’ultimo censimento di tipo tradizionale, si registrano 207.744 persone in più ma in presenza di divari significativi tra le regioni.

Si spopolano il Sud e le Isole

La popolazione è diminuita nel complesso di 127.487 unità nel Sud e nelle Isole rispetto al 2018 e di 425.517 rispetto al 2011 a fronte di un aumento della popolazione complessiva.

Mentre la Lombardia, ad esempio, ha acquistato 323.451 residenti in più, il Lazio 252.814 e l’Emilia Romagna 121.984, la Puglia ha perso quasi 100.000 abitanti (99.261), la Sicilia 127.614 e la Campania 54.667.

La Calabria ha visto partire 64.940 abitanti scendendo a quota 1.894.110. Il livello sarebbe ancora più alto se si guardasse alla popolazione non straniera con la Sicilia che perde dal 2011 quasi 200.000 italiani e acquista oltre 50.000 stranieri.

Per ogni bambino cinque anziani 

Per ogni bambino con meno di sei anni in Italia ci sono cinque anziani con almeno 65 anni. L’ultimo censimento Istat sul 2019 fotografa l’irreversibile invecchiamento della popolazione italiana. 

A fronte di 2.763.682 minori di sei anni c’erano 13.859.090 over 65: con un rapporto di cinque a uno. Questo rapporto era al 3,8 nel 2011.

Quando erano piccoli gli over 65, più bambini che vecchi

E allo 0,7 nel 1951 quando, per ogni over 65, c’era più di un bambino in età prescolare. Nel 1971 il rapporto era ancora all’1,1 mentre nel 1991 era al 2,6.

Se si guarda agli under 15 la popolazione è di 7,727.554 persone a fronte di 13,85 milioni di anziani con un rapporto a favore degli anziani (indice di vecchiaia) del 179,3%. (fonte Ansa)