Prostitute censite: guadagnano 500 euro al giorno, saranno tassate?

Pubblicato il 11 Gennaio 2012 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

BOLOGNA – I carabinieri di Bologna stanno effettuando un censimento delle prostitute. Nazionalità, compensi medi, abitazioni saranno segnalate al fisco. La prostituzione frutta in media ad una ragazza ben 500 euro al giorno. Associazioni e comitati che tutelano i diritti delle prostitute sono insorti. I questionari sul sesso a pagamento violano la legge Merlin del 1958, che vieta alle forze di polizia di registrare in modo diretto o indiretto dati sulle donne che si prostituiscono.  C’è chi ha già parlato di schedatura, ma l’Arma si difende: “Sono solo identificazioni”. L’idea è quella di fornire i dati al fisco per una futura tassazione di questi guadagni.

L’iniziativa è partita dal comando provinciale alla fine di agosto.Il lavoro è stato svolto riempendo degli appositi moduli che raccolgono domande sulle generalità, sul lavoro svolto, sul guadagno giornaliero ed il compenso medio di una prestazione. Alle ragazze viene anche chiesto se siano sfruttate e quanto paghino un eventuale affitto. Un lavoro considerato di schedatura dalle associazioni di tutela delle prostitute, ma l’Arma dei carabinieri si è difesa: “Non è un questionario, nessuna schedatura, è un modulo che serve per capire chi sono le prostitute, in che condizioni vivono, se pagano affitti regolari e quanto guadagnano. I dati verranno poi girati all’Agenzia delle Entrate per le verifiche fiscali”.

Durante i controlli sono state fermate e denunciate circa 30 ragazze: alcune hanno fornito false generalità, altre troppo poco vestite sono state accusate di atteggiamenti osceni in luogo pubblico. I carabinieri hanno sottolineato: “Sono state fotosegnalate solo le prostitute che hanno commesso reati, le altre sono state solo identificate. I controlli nelle case, spesso bugigattoli fatiscenti e pericolosi, sono stati fatti col consenso delle ragazze e senza alcuna arbitrarietà. Tutto si è svolto nel rispetto delle norme”.