Centesimo “Mole” all’asta: vale 2500€, caccia alle monetine in circolazione

Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
Centesimo "Mole" all'asta: vale 2500€, caccia alle monetine in circolazione

Centesimo “Mole” all’asta: vale 2500€, caccia alle monetine in circolazione

TORINO – Il centesimo “sbagliato” che vale 2500 euro va all’asta da Bolaffi a Torino. In mano alla casa d’aste ben 6 centesimi che al posto di Castel del Monte vicino Andria, raffigurano per errore della Zecca la Mole Antonelliana. Davanti sono 1 centesimo di euro, ma dietro hanno l’immagine che caratterizza i 2 centesimi. L’errore del conio risale al 2002 e le monete furono subito ritirate, ma in circolazione vi sarebbero almeno un centinaio di centesimi “sbagliati” che valgono oltre 1500 euro l’uno.

Maurizio Ternavasio spiega su La Stampa:

“Il centesimo «farlocco» sarà una delle star più attese della vendita all’incanto che inaugurerà dopodomani la stagione primaverile delle aste di Bolaffi. Verranno battuti anche l’esemplare «Doppio Castel del Monte» con l’immagine dell’edificio pugliese su entrambe le facce, e il «Centesimo-Centesimo», costituito dal rovescio della moneta ripetuto sui due lati. Ma pure l’immancabile 500 lire del 1957, con prezzo di partenza di 8000 euro”.

Da mesi si conosce il destino del centesimo “Mole”, ma una causa della Zecca contro la Bolaffi al tribunale di Roma ha impedito l’inizio dell’asta:

“«I primi ritrovamenti avvennero a fine 2001 nelle province di Brescia e Bergamo – spiega Filippo Bolaffi, amministratore delegato Bolaffi –. Le monetine provenivano dai minikit distribuiti dalle banche e dagli uffici postali, noi riuscimmo ad acquisirne sei esemplari. La Guardia di Finanza ci sequestrò i pezzi per accertamenti, poi i giudici ci hanno dato ragione: essendo lecitamente usciti dalla Zecca, possono essere posseduti da soggetti privati e trattati come qualunque oggetto da collezione»”.

Un solo centesimo “Mole” andrà all’asta: una delle sei monetine rimarrà nel museo Bolaffi, mentre le altre quattro sono state vendute in anteprima ad alcuni clienti fedeli della società:

“Il valore di partenza (qualcuno l’ha già definito il «Gronchi Rosa dell’euro», in ricordo del francobollo sbagliato emesso dall’Italia nel 1961), sarà di 2500 euro, «ossia quanto le abbiamo pagate noi, ma speriamo almeno di raddoppiare l’aggiudicazione», dice Bolaffi”.

Almeno un centinaio di monetine potrebbero essere ancora in circolazione, ma il loro valore è inferiore:

“«Quelle che hanno circolato, quindi non più fior di conio, possono valere sui 1500 euro – spiega -. Purtroppo è una moneta facile da falsificare, per cui i suoi possessori dovranno dimostrarne il pedigrée con la confezione o l’area di provenienza»”.

La caccia al preziosissimo centesimo “sbagliato” continua.