Centri urbani stile “tartaruga”: in alcune zone di Roma limiti di velocità a 30 Km/h. Bologna, Torino, Milano, Verona e Padova si adeguano. Firenze dice di no
Limite di velocità nelle aree metropolitane a 30 all’ora: il progetto per ora riguarda la città di Roma, ma anche Bologna ci sta pensando.
In centro, fuori dal centro, nelle aree residenziali, nelle zone a traffico limitato, davanti alle scuole, davanti agli ospedali, la nuova norma è un inno alla lentezza e alla sicurezza degli utenti “più deboli”, pedoni, ciclisti, motorini.
Al Nord non stanno però a guardare. A Milano le “zone 30” esistono già come intorno all’Arco della Pace, ma l’intenzione è quella di andare avanti con quelle che l’assessore della giunta di Letizia Moratti, Edoardo Croci, chiama aree residenziali.Stesso discorso per Torino, Verona e Padova.
La nuova tendenza di abbassare ulteriormente i limiti di velocità sembra dover coinvolgere dunque molte città italiane, ma non Firenze. «Non pensiamo di inserire ulteriori limitazioni alla velocità nel centro storico» spiega l’assessore della giunta Renzi, Massimo Mattei. L’ultima volta ci provò un urbanista tedesco consulente del Comune. Il giorno dopo i giornali fiorentini regalarono un adesivo con scritto: «30 km? No grazie». Dopo poco tempo, cadde la giunta.