Cerea, azienda agricola modello: 400 lavoratori, non uno in regola

Pubblicato il 30 Dicembre 2009 - 18:01 OLTRE 6 MESI FA

Facevano le cose in grande, senza mezze misure adottano e sviluppano il nuovo modello industriale: globalizzato che più non si può, liberalizzato oltre ogni vincolo, italiano ma anche asiatico al tempo stesso. Un’azienda agricola di Cerea, provincia di Verona, in cinque anni ha “usato” 400 lavoratori: neanche uno con un contratto regolare. Per la precisione, 292 in nero assoluto e 116 in “grigio”, con mezzo contratto.

Un’azienda, mica una fattoria a conduzione familiare. La Guardia di Finanza di Legnago ha stimato che i compensi “fuori busta” hanno raggiunto la somma di un milione e duecentomila euro. Se questo è stato il valore del “fuori busta”, tra dimezzamento delle retribuzioni, contributi e tasse evase, i titolari dell’azienda hanno “risparmiato” almeno altrettanto. Risparmiato si fa per dire, è stato guadagno puro, ai danni delle altre aziende, dei concorrenti, della collettività. A suo modo l’azienda in questione rappresenta un modello di adattamento: risolve il problema dell’immigrazione facendo lavorare in nero i neri, paga salari già ridotti al livello della cassa integrazione e quindi preventivamente si adegua alla crisi, porta l’imposizione fiscale e contributiva là dove i governi sognano di portarla solo in campagna elettorale. Cerea, Italia: ecco come si fa.