Il certificato di malattia si invia on line, ecco come

Pubblicato il 31 Gennaio 2011 - 19:07 OLTRE 6 MESI FA

L’invio del certificato di malattia on line fa parte della ”rivoluzione digitale” della Pubblica amministrazione disegnata dal ministro Renato Brunetta, che dovrebbe portare, in sanità, a un risparmio stimato di oltre 12 miliardi di euro, 500 milioni di euro l’anno solo grazie ai certificati via web. Il sistema, introdotto dal decreto 150 del 2009, ha avuto una prima fase di sperimentazione e poi di monitoraggio, e dal 1 febbraio diventerà operativo anche il sistema sanzionatorio, che prevede il licenziamento o la decadenza della convenzione per ”l’inosservanza reiterata dell’obbligo di invio telematico”.

Il sistema, a regime, permetterà a medici di famiglia, guardie mediche, specialisti ambulatoriali (anche privati) e medici ospedalieri di inviare per via telematica all’Inps, una volta muniti di codice di abilitazione, i certificati di malattia dei dipendenti privati e pubblici (fatti salvi magistrati, avvocati dello Stato, professori universitari, forze armate e di polizia, i vigili del fuoco, diplomatici e prefetti, per i quali rimane vigente la tradizionale modalità cartacea).

L’Inps provvederà poi, sempre per via telematica, ad inviare la comunicazione all’amministrazione di appartenenza del lavoratore, che sostituisce le tradizionali comunicazioni a carico del dipendente. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero, sono già stati inviati all’Inps per via telematica 2.872.620 certificati. In particolare, la Lombardia ha trasmesso 1.021.020, il Lazio 400.502, il Veneto 240.970. E poi 176.155 in Emilia Romagna, 171.656 in Sicilia, 164.479 in Campania, 100.506 nelle Marche, 87.332 in Piemonte, 85.698 in Puglia, 71.869 in Toscana, 61.628 in Abruzzo, 60.025 in Calabria, 49.890 nella Provincia di Bolzano, 32.387 in Liguria, 30.415 nella Provincia di Trento, 29.366 in Sardegna, 25.858 in Umbria, 20.755 in Basilicata, 20.506 in Friuli Venezia Giulia, 11.280 in Valle d’Aosta e 10.323 in Molise.

Anche sul fronte del numero di medici di famiglia accreditati, sono in prima fila le regioni del Nord, con Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia che raggiungono il 100%, mentre a superare il 94% sono 8 Regioni (Valle d’Aosta,Veneto, Basilicata, Marche, Umbria, Puglia, Campania e Provincia di Bolzano) con una media regionale del 92%.