Cheik Diaw, chi è killer di Ashley Olsen FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Gennaio 2016 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Ha nome e cognome l’assassino di Ashley Olsen, la ragazza americana trovata morta nel suo appartamento a Firenze: a ucciderla è stato un senegalese di 27 anni di nome Cheik Diaw, che vive nel capoluogo toscano da qualche mese e lavora distribuendo volantini delle discoteche del centro storico.

A incastrarlo sono state le telecamere, che lo hanno filmato mentre camminava in compagnia della vittima la notte dell’omicidio. Di fronte all’evidenza, ha confessato all’alba di oggi, giovedì 14 gennaio, anche se davanti ai giudici ha detto: “Non volevo morisse”.

Cheik Diaw ha dichiarto di aver conosciuto Ashley Olsen in un locale, la discoteca Montecarla, e di averla seguita fino a casa. I due hanno avuto un rapporto sessuale ma poi hanno litigato perché la ragazza voleva che Diaw se ne andasse.

“L’ho spinta e ha battuto la testa” ha detto il ragazzo. Dall’autopsia emerge che la vittima abbia riportato due fratture alla testa. Stando alla ricostruzione fornita dal ragazzo, i segni sul collo sarebbero dovuti soltanto ai suoi tentativi di rianimarla. Un particolare che non convince però gli inquirenti, che insistono sull’ipotesi dello strangolamento. Sotto le unghie della giovane americana è stato trovato Dna del ragazzo africano, elemento decisivo che ha fatto scattare il fermo di mercoledì sera.

Dalla casa di Ashley sono stati presi “reperti biologici, un profilattico e una cicca di sigaretta nel bagno”, poi comparata con il Dna del sospettato. È anche stato ritrovato il telefono dell’americana, scomparso dalla scena del delitto: lo aveva portato via il senegalese, che aveva tolto la sim della ragazza per usare la sua. Tra gli indizi, inoltre, il fatto che alcuni testimoni “hanno visto Ashley allontanarsi dalla discoteca Montecarla uscendo con il senegalese” mentre altri testimoni “hanno visto il senegalese entrare nella casa della ragazza con la ragazza”.

Diaw ora è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà e per aver agito nei confronti di una persona in minorata difesa a causa dell’alcol e forse delle sostanze assunte, un dettaglio che verrà confermato poi dagli esami tossicologici. Diaw Cheik Tidianee è arrivato illegalmente in Italia per stare accanto al fratello.