Ancora guai per il capitano del Chelsea John Terry, che rischia di essere deferito e quindi squalificato, per le dure critiche ad alcuni arbitri, in particolare quelli di Chelsea-Inter di Champions e della semifinale contro il Barcellona dello scorso anno, pubblicate da molti giornali inglesi.
Secondo Terry le prestazioni del tedesco Stark martedì scorso e del norvegese Tom Henning Ovrebo (l’affossatore della Fiorentina) l’anno scorso hanno contribuito in modo determinante alle due eliminazioni dei Blues londinesi.
Il primo ha negato due rigori evidenti al Chelsea contro l’Inter, il secondo non ne ha dati quattro nell’1-1 contro il Barcellona che, a fine partita, fece andare su tutte le furie Didier Drogba, che si avvicinò minacciosamente ad Ovrebo prima di essere portato via.
Per quei gesti e quelle frasi l’ivoriano fu poi squalificato dall’Uefa. Terry ha sottolineato che, nel match contro l’Inter, «Stark mi ha mancato di rispetto volgendomi le spalle mentre, come capitano, andavo a parlare con lui. Quella dell’arbitro è stata una prova pessima, e non è bello vedere che diamo il meglio di noi stessi e per il secondo anno consecutivo veniamo eliminati a causa degli arbitri. Abbiamo bisogno di qualcuno che lo faccia presente all’Uefa».
«Non voglio usare la parola ‘complotto’ – ha aggiunto il capitano del Chelsea – ma tutto ciò è molto frustrante». «Contro l’Inter – ha detto ancora – Malouda è stato steso in area e l’arbitro ha fatto finta di niente. Poi Drogba è stato ‘abbracciato’ e messo giù da Samuel: l’arbitro non ha visto, ma in suo soccorso è arrivato l’assistente. Se una decisione ci sfavorisce in modo così evidente come capitano devo farlo presente all’arbitro, ma lui mi ha dato le spalle mentre lo stavo avvicinando. Questa è stata una grande mancanza di rispetto».
Nessun esponente dell’Uefa ha voluto, almeno per ora, commentare le frasi di Terry, che però rischia l’apertura di un’inchiesta disciplinare a suo carico.