ROMA – Qualcosa lega la scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori? Chi l’ha visto durante l’ultima puntata prova ad indagare partendo dal mistero delle lettere anonime. La famiglia di Mirella Gregori infatti ha ricevuto qualche tempo fa una sorta di plico molto simile – almeno per quello che riguarda i contenuti – a quello ricevuto dalla famiglia di Emanuela Orlandi.
Nella lettera anonima si fa riferimento a “due belle more”, e al marito: “Mercurio vola in sella dal suo ciclomotore”. Mercurio è l’allora fidanzato e oggi marito di Antonietta, che ricevette la telefonata dell’Amerikano all’epoca del rapimento di Emanuela. Si torna a mostrare la vecchia lettera con la scritta V. Fiume e gli esercizi per flauto fatti ritrovare nei mesi successivi al rapimento.
Anche nelle lettere anonime recapitate ad una delle ex compagne di corso di Emanuela Orlandi alla scuola di musica Ludovico da Victoria si faceva riferimento a “due belle more”.
Le scritte erano: “Via Frattina 103″, Silentium”, “musico 26 ott 1908″, e un biglietto: “Non cantino le belle more…” A destra due simboli. Poi una busta di plastica trasparente con capelli, merletto, terriccio e della stoffa. Anche il negativo fotografico di un teschio con il nome Eleonora, e la dicitura “Morta in campagna nel 1854″.
La troupe di Chi l’ha visto scova il teschio originale nell’Ipogeo. Il terzo negativo si scopre essere la foto del papa ferito da Agça e Alois Estermann, comandante delle Guardie Svizzere morto per mano di Cedric Tornay secondo la giustizia vaticana. La lettera porta scritto: “Non cantino le belle more”.
La scomparsa di Mirella Gregori è stata a a lungo collegata con quella di Emanuela Orlandi. Lo stesso Mehmet Ali Ağca parlò di un collegamento e in diversi comunicati l’organizzazione di estrema destra turca dei Lupi Grigi, di cui faceva parte Ağca, dichiarò di custodire entrambe le ragazze.