BOLOGNA – Martedì sera verso le 23.15, un cittadino ha chiamato il 113 segnalando una sparatoria tra più persone in strada, nel quartiere Pilastro. Quando una volante è arrivata sul luogo della segnalazione, in pochi minuti e a sirene spiegate, e mentre nel frattempo erano state allertate altre macchine, si è capito che in realtà si stava girando una scena della fiction Rai sull’ispettore Coliandro. E l’allarme è così cessato.
Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha aperto un’inchiesta per procurato allarme a carico di ignoti. Il fascicolo è stato aperto dopo che la notizia è stata pubblicata sul Resto del Carlino. Si stanno approfondendo le modalità di comunicazione alla questura dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, seppur a salve, in luogo pubblico. In un’autorizzazione rilasciata il 9 luglio e acquisita nell’inchiesta, si diceva che la fiction sarebbe stata girata per circa due mesi e si indicavano i luoghi dove questo sarebbe avvenuto, informando tra l’altro che sarebbero stati sparati i colpi a salve.
Bisognava poi, sempre secondo l’autorizzazione, segnalare volta per volta alle centrali operative di polizia e carabinieri che questo sarebbe effettivamente avvenuto. Apparentemente questo preavviso, la sera di martedì 4 agosto, non è stato dato o non è stato per ora rintracciato.
E nella serata di giovedì 6 agosto, la troupe della fiction Rai ha voluto precisare che “nessuno ha sparato al Pilastro, né a salve né non a salve”.
“Abbiamo fatto il rumore che si fa quando si gira. C’è stata la scena di un inseguimento, ma nessuna sparatoria. Tutte le volte che noi lo facciamo abbiamo sempre l’autorizzazione di Polizia e Carabinieri”, hanno aggiunto sempre dalla troupe della serie televisiva.