Chieti, ex primario assolto dalle accuse di violenze: farmaci contro il Parkinson alteravano i suoi impulsi

Un ex primario è stato assolto dalle accuse di violenze di alcune donne perché al momento dei fatti era incapace di intendere e volere a causa di alcuni farmaci.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Settembre 2022 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Chieti, ex primario assolto dalle accuse di violenze: farmaci contro il Parkinson alteravano i suoi impulsi

Chieti, ex primario assolto dalle accuse di violenze: farmaci contro il Parkinson alteravano i suoi impulsi (foto Ansa)

Un ex primario del policlinico di Chieti è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale perché al momento dei fatti incapace di intendere e di volere a causa di alcuni farmaci che stava assumendo contro il Parkinson. A raccontare la vicenda è Leggo.

L’arresto, le denunce e la vicenda giudiziaria

L’uomo era stato arrestato nel 2014 dopo alcune denunce. Le donne avevano accusato l’uomo di molestie e violenze.

Ma secondo i giudici l’uomo al momento dei fatti era, scrive Leggo, “totalmente incapace di volere, parzialmente capace di intendere al momento dei fatti, dunque non punibile, perché il medico stava assumendo un farmaco per la cura del Parkinson”.

E quindi “l’ex-primario non è un individuo socialmente pericoloso, perché nel momento in cui ha interrotto la cura farmacologica, è ritornato in possesso delle sue piene facoltà, e dunque in controllo dei suoi impulsi sessuali”.