Cicala sputacchina in Puglia: 13 milioni di euro per tagliare 6 ulivi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Aprile 2015 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
Cicala sputacchina in Puglia: 13 milioni di euro per tagliare 6 ulivi

Ulivi salentini

LECCE – Più di 13 milioni di euro per tagliare sei ulivi. A quasi due anni dal primo allarme Xylella, i 13,6 milioni di euro messi a disposizione del commissario straordinario Giuseppe Silletti sono infatti finora serviti a espiantare solo sei ulivi nel Salento. Le prime segnalazioni sul fenomeno del disseccamento dei rami di ulivo sono arrivate nel maggio del 2013, anche se in molti sostengono che il fenomeno risalirebbe addirittura a cinque anni prima. Trascorreranno ancora cinque mesi prima che, il 15 ottobre dello stesso anno, la Regione Puglia venga ufficialmente investita del problema e decida di mettere in campo una equipe di esperti per studiare il fenomeno, prelevare i primi campioni e dare inizio alle analisi di laboratorio.

Alla fine del 2014, Donato Boscia, ricercatore del Cnr di Bari, scopre che l’inconsapevole vettore della Xylella è un innocuo insetto conosciuto come cicala sputacchina che a maggio diventa adulto ed è in grado, volando, di compiere tragitti fino a 100 metri.

Ma, come riporta il Corriere della Sera, l’intero anno 2014 trascorre fra quasi 20 mila prelievi sugli alberi e tentativi di trovare una soluzione, mentre dall’Unione Europea parte il pressing: la Xylella è un batterio da quarantena e il protocollo comunitario prevede la distruzione di qualsiasi animale o pianta che ne sia infettato. Quel batterio, arrivato dal Costarica attraverso i grossisti di piante ornamentali che hanno il loro hub in Olanda, fa paura e si deve assolutamente evitare la diffusione oltre i confini della provincia di Lecce.

Scrive il Corriere:

I 260 mila ettari di terreno della provincia di Lecce, 95 mila dei quali coltivati a uliveto, vengono interamente considerati zona infetta e degli 11 milioni di ulivi (sui 60 censiti in tutta la Puglia), il dieci per cento potrebbe alla fine risultare attaccato dalla Xylella. Nella realtà, gli ultimi dati usciti dai laboratori accerterebbero la positività di soli 240 alberi. A febbraio 2015, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli conferisce a Giuseppe Silletti, comandante regionale pugliese del Corpo forestale, l’incarico di commissario straordinario per l’emergenza Xylella. A sua disposizione vengono messi 13,6 milioni di euro così ripartiti: 6,6 dal ministero dell’Agricoltura, 5 dal governo rivenienti dal Fondo nazionale per le emergenze, 2 dalla Regione Puglia. Al momento del suo insediamento Silletti annuncia che ci saranno sul campo 100 uomini, fra forestali e dipendenti dell’Arif, l’Agenzia regionale per le foreste, per dare attuazione al suo piano, anche se nessuno, ancora oggi, fornisce cifre ufficiali sul numero di ulivi da estirpare.