Concordia. Ciro Ambrosio: “Vidi Schettino sugli scogli, era asciutto”

Pubblicato il 30 Gennaio 2012 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA

Costa Concordia (Lapresse)

ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) – Il primo ufficiale di plancia che era sulla Costa Concordia il 13 gennaio si difende dalle accuse di naufragio all’Isola del Giglio e omicidio colposo in concorso con il comandante Francesco Schettino.

Si chiama Ciro Ambrosio, ha 28 anni, e racconta di non essere scappato dalla nave che stava naufragando, secondo quanto riporta il Fatto quotidiano. “La nave s’è inclinata di colpo e sono caduto. Sono riuscito a risalire, salvando altre vite, quindi sono sceso ancora, per organizzare la catena umana con il Giglio. E solo lì ho visto su uno scoglio Schettino. Completamente asciutto”.

Ambrosio, difeso dagli avvocati Salvatore Catalano e Mattia Lamarra, è stato interrogato in procura a Grosseto. Ha detto di aver aiutato i passeggeri a scendere e di non essere andato via con Schettino, motivo per cui non ha risposto alla domanda dei magistrati sul pc che il comandante avrebbe portato con sé nella scialuppa.

“Al momento del suo abbandono non ero presente, non sapevo neanche che l’avesse abbandonata”. Poi ancora: “Abbiamo saputo che due sale macchine erano allagate. Con due sale fuori uso si può ancora navigare, quindi Schettino deve aver immaginato che la situazione era gestibile, poi ha saputo che le sale allagate erano tre e mi ha mandato giù per coordinare l’evacuazione”.

L’ufficiale ha mostrato il suo orologio rotto, infiltrato d’acqua per dimostrare di essere caduto.