Ciro Grillo, chiesto rinvio a giudizio per lui e i suoi 3 amici per violenza sessuale: la Procura lo vuole a processo

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2021 - 20:58| Aggiornato il 5 Giugno 2021 OLTRE 6 MESI FA
Ciro Grillo, chiesto rinvio a giudizio per lui e i suoi 3 amici per violenza sessuale: la Procura lo vuole a processo

Ciro Grillo, chiesto rinvio a giudizio per lui e i suoi 3 amici per violenza sessuale: la Procura lo vuole a processo

Chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo, figlio di Beppe Grillo, e i suoi tre amici nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese. 

Ultimo aggiornamento ore 20:58

La Procura: “Ciro Grillo e i suoi amici a processo per violenza sessuale”

I fatti contestati dalla Procura di Tempio Pausania, che ha chiesto il rinvio a giudizio, risalgono al luglio del 2019 e sarebbero avvenuti nell’abitazione di Grillo a Porto Cervo. La ragazza allora aveva 19 anni. L’udienza è stata fissata per il 25 giugno.

Le accuse nei confronti di Ciro Grillo e dei suoi amici

I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo, e per Ciro Grillo, Lauria e Capitta c’è anche l’accusa di violenza sessuale nei confronti dell’amica della studentesse per una serie di foto oscene scattate mentre lei dormiva.  

L’interrogatorio di Ciro Grillo e la richiesta di rinvio a giudizio

La procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e gli altri tre dopo l’interrogatorio del figlio di Beppe Grillo, avvenuto in gran segreto in una caserma dei carabinieri a Genova.

La svolta nell’orientamento della Procura è arrivata dopo che Ciro Grillo è stato sentito per due ore lunedì scorso dai carabinieri ai quali ha rilasciato spontanee dichiarazioni.

A rischiare il processo sono dunque Ciro Grillo ed altri tre genovesi di 22 anni. I quattro potrebbero anche chiedere il giudizio abbreviato, puntando così a uno sconto di pena.

Beppe Grillo e il video di Ciro Grillo

Nelle scorse settimane Beppe Grillo aveva pubblicato un video in difesa del figlio sul suo blog che aveva scatenato numerose polemiche. Il comico aveva ribadito la linea della difesa, ovvero che i rapporti erano stati consenzienti.