Citrobacter a Verona: forse era in un rubinetto dell’ospedale. Ha ucciso 4 bambini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2020 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA
Ospedale di Verona col citrobacter: nei video medici col lecca lecca, genitori che fumano...

Ospedale col citrobacter: nei video medici col lecca lecca, genitori che fumano… (Foto d’archivio Ansa)

Verona: forse era in un rubinetto dell’ospedale il Citrobacter. Si tratta del batterio killer che ha ucciso 4 bambini negli ultimi 2 anni.

Verona: il Citrobacter sarebbe stato annidato in un rubinetto dell’acqua utilizzata dal personale della Terapia intensiva neonatale di un ospedale di Borgo Trento.

Citrobacter, il batterio killer che ha ucciso 4 bambini a Verona

Il Citrobacter è il batterio che sarebbe stato la causa della morte di quattro bambini tra la fine del 2018 e quest’anno. Il batterio ha indotto i responsabili sanitari alla sua chiusura.

E’ questa la conclusione a cui giunge la relazione di una delle due commissioni nominate dalla Regione Veneto. Il Corriere del Veneto ha pubblicato oggi un’anticipazione della relazione.

Si tratta della cosiddetta “commissione esterna”, coordinata da Vincenzo Baldo, ordinario di Igiene e Sanità pubblica all’Università di Padova.

Le conclusioni della relazione

Un’altra relazione sarà consegnata alla Procura della repubblica di Verona. Si tratta di una relazione stilata da membri interni all’amministrazione regionale.

Secondo le conclusioni della commissione esterna, il Citrobacter avrebbe colonizzato il rubinetto. Forse a causa di un mancato o parziale rispetto delle misure d’igiene. Un altro errore potrebbe essere stato di ricorrere all’acqua del rubinetto e non ad acqua sterile.

Quindi i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Verona avevano avviato i primi controlli a gennaio. L’emergenza Coronavirus ha poi fatto interrompere tutto.

L’intero reparto di Ostetricia – Punto nascite, Terapia intensiva neonatale e Terapia intensiva pediatrica – è di nuovo aperto oggi. Il 12 giugno scorso il direttore generale dell’Aou veronese, Francesco Cobello, ne aveva disposto la chiusura, procedendo alla totale sanificazione degli spazi. (Fonti Ansa e Corriere del Veneto)