Nelle città italiane si vive male: bocciate Palermo e Napoli, ok Firenze

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nelle città italiane si vive male: lo dice il rapporto sull’abitabilità delle città della Fondazione per la Sussidiarietà. Se tre italiani su dieci vivono nelle grandi regioni metropolitane intorno a Milano, Roma, Napoli e Torino non è perché qui si stia meglio, anzi. Napoli, per esempio, è la peggiore città per qualità della vita.

I Comuni con almeno 250mila abitanti raccolgono il 27 per cento della popolazione italiana, ma a che prezzo: le case costano in media più del doppio che nel resto del Paese, c’è più traffico, le strade sono più sporche, l’aria inquinata, la qualità del tempo libero è peggiore. Su quest’ultimo punto va un po’ meglio a Torino, dove sono molte le attività e le strutture per il tempo libero.

In classifica la città messa meglio è Firenze, prima quanto a qualità dei servizi, soprattutto per edilizia popolare e verde pubblico. Segue Bologna, che eccelle nei trasporti pubblici e nella mobilità e, appunto, Torino. Verona è la più pulita, sia nelle strade sia nella gestione dei rifiuti.

In fondo alla classifica ci sono Palermo, ultima per trasporti, e Napoli, bocciata per verde pubblico, tempo libero e trasporti.

Quello che accomuna tra italiani su quattro è la propensione a ricorrere ad iniziative del terzo settore per risolvere problemi di casa, verde pubblico e tempo libero.

Gli abitanti concordano anche sul fatto che quello che nei Comuni non va dovrebbe essere risolto dagli stessi enti pubblici locali. Anche se, alla fine, sono sempre di più le persone che si rivolgono – e aiutano – il terzo settore.