Clan senza soldi, “previdenza” dimezzata: la protesta delle donne di mafia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Agosto 2014 - 10:20 OLTRE 6 MESI FA
Clan senza soldi, "previdenza" dimezzata: la protesta delle donne di mafia

Palermo (LaPresse)

PALERMO – Nelle casse “previdenziali” di Cosa nostra non ci sono più soldi. Colpa dei tanti arresti di personaggi di spicco della criminalità organizzata che hanno generato uno spaventoso crac finanziario. A non avere soldi è il fondo destinato a mantenere le famiglie dei boss e degli affiliati arrestati, e quindi incapaci di provvedere alle mogli e ai figlie, che non si sono pentiti.

Come spiega La Repubblica, il dato è venuto fuori dalle intercettazioni ambientali delle cimici seminate dalla Procura di Palermo in città, con lo scopo di monitorare i rapporti tra mafia e città. 

Le microspie hanno segnalato diverse compagne e sorelle e madri letteralmente furiose perché gli assegni di mantenimento sono stati dimezzati Da giugno, gli arresti sono stati oltre 200: ciò ha fatto sprofondare l’organizzazione in uno stato preoccupante di mancanza di liquidità. Per questa ragione, le donne di mafia si scagliano contro i nuovi capi di cui loro conoscono tutti i nomi, che hanno deciso di operare i tagli.

Per Cosa Nostra si tratta di una vera crisi delle finanze. Molti esattori esasperati, hanno deciso di collaborare con la giustizia pur di provvedere alla famiglia.

Giuseppe Di Giacomo, boss del clan di Porta Nuova, prima di morire ucciso lo scorso marzo era stato intercettato mentre si lamentava che per mantenere le donne di mafia servono ” 7.500 (euro) per Palermo centro, 2.000 per il Borgo, 12.500 per Porta Nuova”.