Caso Elisa Claps: è morta dissanguata

Pubblicato il 13 Aprile 2010 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

Elisa Claps

Elisa Claps è morta dissanguata per quattro coltellate: è quanto anticipa il quotidiano La Repubblica, anticipando i risultati dell’autospia. Le ferite le sarebbero state inferte alla coscia, al bacino, forse anche a una spalla.

Per le notizie ufficiali bisogna però attendere mercoledì 13, giorno in cui, nel palazzo di giustizia di Salerno, avrà inizio l’incidente probatorio sulle decine di reperti del corpo mummificato di Elisa.

Quasi un mese dopo il loro ritrovamento, lo scorso 17 marzo, nel sottotetto della canonica della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza, la polizia potrà analizzare ciò che rimane della ragazza.

Sempre mercoledì le parti del processo – quella dell’unico indagato, Danilo Restivo, e quella della famiglia di Elisa, scomparsa il 12 settembre del 1993, a 16 anni – potranno chiedere copia della perizia firmata dall’anatomopatologo Francesco Introna, che ha eseguito l’autopsia sul cadavere della ragazza.

Lo specialista ha chiarito le cause della morte della studentessa, finora inserite in tre ipotesi: lo strangolamento, l’accoltellamento e il dissanguamento dopo aver ricevuto alcune coltellate. Ipotesi, appunto, che attendono una definitiva conferma.

Finora non si è potuto arrivare alla tesi definitiva perché la relazione è stata consegnata alla procura ed è subito finita in cassaforte, tanto che anche le parti sono state invitate ad aspettare.

Gli inquirenti hanno reso il loro riserbo ancora più stretto proprio dopo la consegna della perizia di Introna. L’incidente probatorio – cioè l’esecuzione di atti che non possono essere ripetuti – si preannuncia lungo e complesso: riguarderà reperti prelevati in vari ambienti della canonica e della chiesa.

Il più interessato, dal punto di vista dello svolgimento e delle conseguenze dell’inchiesta, è Restivo: indagato per violenza sessuale, omicidio e occultamento di cadavere, l’uomo da tempo vive in Inghilterra, dove è stato “sfiorato” da un’altra inchiesta per un terribile omicidio, avvenuto il 12 novembre 2002. Allora fu incriminato per l’assassinio, in una casa vicina alla sua, di una sarta, Heather Barnett, il cui cadavere fu poi mutilato.

Ma la posizione di Restivo dipende anche dalle tracce ora all’esame dei laboratori della polizia scientifica. Vista la possibilità di confrontare il dna, e per questo l’indagato ha già fatto sapere di essere disponibile a far catalogare il suo. E’ un aspetto non secondario di una procedura che, legata ad un fatto avvenuto nel 1993, potrebbe richiedere tempi lunghi.

Nell’immediato, però, la famiglia Claps – da sempre convinta del diretto coinvolgimento, se non della colpevolezza, di Restivo nella morte di Elisa – vuole che i resti della ragazza siano resi disponibili per la celebrazione del funerale e per essere sepolti nella tomba che la madre della ragazza ha pregato per anni di poter avere.