Clara Agnelli morta: sorella di Gianni, moglie del principe Fürstenberg e Nuvoletti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Luglio 2016 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA
Clara Agnelli morta: sorella di Gianni, moglie del principe Fürstenberg e Nuvoletti

Clara Agnelli morta: sorella di Gianni, moglie del principe Fürstenberg e Nuvoletti (Foto Ansa)

VENEZIA – Clara Agnelli si è spenta a 96 anni all’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove era ricoverata da alcune settimane, il 19 luglio. La figlia di Edoardo Agnelli e Virginia Boubon del Monte, nonché sorella di Gianni Agnelli, era stata sposata due volte. Prima col principe Tassilo von Fürstenberg, morto a metà degli anni Ottanta, e poi col conte Giovanni Nuvoletti.

Clara Agnelli aveva avuto tre figli dalle prime nozze col principe von Fürstenberg: Ira, Egon e Sebastiano. Poi dopo essere rimasta vedova, si era risposata, in forma privata, con il conte Giovanni Nuvoletti nel dicembre del 1989 nella cappella della villa di famiglia a Marocco di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, dove la coppia si era trasferita.

Clara era la prima figlia di Edoardo Agnelli ed è nata a torino il 7 aprile 1920, dove ha fatto molto parlare di sé, soprattutto per la relazione col conte Nuvoletti, che è stata molto contrastata all’inizio sia dalla Chiesa che dalla Fiat, dice Stefano Lorenzetto in una biografia:

“Una relazione molto contrastata, all’inizio: dalla Chiesa, dalla Fiat, persino dal ministro dell’Interno dell’epoca, il dc Mario Scelba, che giunse a ordinare l’arresto della “concubina” (allora l’adulterio era reato) mentre sbarcava all’aeroporto di Venezia Tessera”.

Giorgio dell’Alti su Cinquantamila del Corriere della Sera raccoglie il racconto della stessa Clara sulle nozze tanto ostacolate col conte Nuvoletti:

“Dovemmo scappare, fare la fuitina, come dicono in Sicilia. Mio fratello ci pescò ad Arosa, nei Grigioni. Nuvoletti se lo trovò di fronte nella hall dell’albergo: era venuto a prendere me per riportarmi a casa. Indossavano la stessa giacca, la stessa cravatta, la stessa camicia. “Gianni”, gli disse Giovanni, “adesso magari litigheremo, però prima dimmi una cosa: ma ti sei guardato allo specchio?”. Mio fratello gli rispose: “Ho persino il paltò uguale al tuo”.