Claudio Amendola: “Roma una melma, Giubileo-Inferno”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2015 - 11:31 OLTRE 6 MESI FA
Claudio Amendola: "Roma una melma, Giubileo-Inferno"

Claudio Amendola: “Roma una melma, Giubileo-Inferno”

ROMA – Il Giubileo “sarà un inferno”. Perché Roma “è una città sprofondata nella melma”. Non le manda a dire l’attore Claudio Amendola, protagonista del film Suburra che proprio di Mafia Capitale parla, in una intervista al Fatto Quotidiano.

L’attore ce l’ha con tutti. Ce l’ha con il Pd, ce l’ha con il premier Matteo Renzi, e ha da ridire anche sul Giubileo. Durissime le parole sul Partito Democratico:

“L’atteggiamento del pd, del primo partito d’Italia e del governo verso Roma mi terrorizza. Hanno lasciato che la nave madre andasse allo sbando girandosi dall’altra parte. E la nave madre non è una scialuppa. Non la puoi osservare allontanarsi alla deriva”.

Sulle dimissioni di Marino, altre parole dure. Nei confronti soprattutto di Renzi: “In Campidoglio c’era un Bruto dietro la colonna. È pazzesco sentire il sindaco che dice: ‘Il premier chiama tutti tranne me’. Roma è in parte responsabile, ma, e qui parlo da romano, nell’ottica nazionale sembra sacrificabile. Non è amata da nessuno, Roma. E non è possibile che si auspichi da più parti, con godimento, che la merda debordi e Roma ne venga sommersa”.

Renzi, è l’accusa di Amendola, non ci mette la faccia: “Dove c’è un problema, una gatta da pelare, un casino, Renzi non c’è. È un presidente del Consiglio perfetto per le buone occasioni rassicuranti e per i pranzi istituzionali, ma del tutto assente quando le questioni si fanno spinose. Da Roma, a tutto il resto. Quando c’è qualche cazzo serio in questo Paese, Renzi manda sempre qualcun altro, il sottosegretario di turno”.

Infine il Giubileo. “Vedremo l’inferno. La città non è pronta e questa volta non è un modo di dire: ad accogliere altri milioni di persone non è pronta veramente. Anche lì, nessuno che abbia avuto il cuore di dire al Vaticano: ‘Guardate che celebrarlo in queste condizioni proprio non si può’.