Claudio Burlando, Secolo XIX: “Dai petrolieri soldi alla sua associazione”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Febbraio 2015 - 13:23 OLTRE 6 MESI FA
Claudio Burlando, Secolo XIX: "Dai petrolieri soldi alla sua associazione"

Claudio Burlando (Foto Lapresse)

GENOVA –  “Finanziamenti sistematici durante la campagna elettorale, ma anche dopo le elezioni. E sponsorizzazioni a iniziative che legano indissolubilmente, e in maniera diretta, il nome del gruppo petrolifero Europam e della famiglia Costantino a quello del presidente della Regione Claudio Burlando”: è quanto scrive il Secolo XIX in un articolo a firma di Marco Grasso e Matteo Indice. 

Il quotidiano ligure riferisce le scoperte fatte dai finanzieri della polizia tributaria che indagano sulle

“pressioni esercitate per lungo tempo da una lobby dell’energia su partiti ed esponenti della politica, in primis regionale. Non solo: i militari coordinati dal procuratore aggiunto Nicola Piacente segnalano come i soldi siano usciti in maniera illegale perlomeno dai depositi della società privata”,

scrivono Grasso e Indice. In particolare, riferiscono i due cronisti, l’estate scorsa il pubblico ministero

“ha ordinato in gran segreto alle Fiamme Gialle di acquisire tutte le carte sui movimenti nei conti dell’Associazione Maestrale, di cui Burlando è il vertice, per il quinquennio «compreso fra 2009 e 2014». Il governatore, va precisato, non risulta indagato; ma è indiscutibile che ci sia un’inchiesta di Procura e finanzieri sulle sovvenzioni che ha ricevuto da un’azienda il cui manager ha già ricevuto un avviso di garanzia per i rapporti anomali con altri partiti”.

Interpellato dal Secolo XIX Burlando

“si mostra stupito dell’entità degli importi e dice «Non ho mai incontrato Costantino, ma la mia associazione ha sempre incamerato correttamente i finanziamenti che arrivavano da fonti diverse. Non mi occupavo direttamente dei conti, ci sono dei revisori. Comunque le attività di Europam non sono mai state coinvolte direttamente in questioni di competenza della Regione».”