Le colf? Italiane, laureate e in nero

di Maria Elena Perrero
Pubblicato il 2 Dicembre 2013 - 19:10 OLTRE 6 MESI FA
Le colf? Italiane, laureate e in nero

(Foto Ansa)

ROMA –  Le colf? Italiane, laureate e in nero. La “filippina”? E’ una donna delle isole Filippine. Comici e conduttori tv, ma non solo, che si riferiscono con questo termine alle colf che lavorano in Italia sono rimasti agli anni Novanta. Nel 2013 le assistenti domestiche nelle case degli italiani, o meglio, di quei pochi che se la possono permettere, sono ancora donne, ma per lo più italiane e laureate. E in nero.

L’ultimo rapporto dell‘Assindatcolf, l’Associazione Nazionale dei datori di lavoro domestico, spiega con la ruvidità della realtà dove finiscono gli anni di studio (e i soldi) spesi all’Università: tra stracci e spazzoloni.

Le laureate italiane diventano novelle Cenerentole, surclassando le straniere. E se le colf italiane assunte sono triplicate negli ultimi tre anni, aumenta sempre più anche il numero di quelle che lavorano senza alcun contratto: due su tre, concentrate soprattutto al Sud. Le laureate sono in aumento ma restano un 2% del totale, ma quasi tutte le domestiche italiane sono in diplomate.

 

Un dato resta uguale negli anni: a fare i lavori domestici sono soprattutto le donne. Quello della colf resta una delle poche attività retribuite (in realtà più di molti altri lavori qualificati) in cui le donne italiane finiscono quasi per natura. Un semplice prolungamento oltre l’orario dei lavori che si fanno normalmente a casa propria. Visto che le “filippine” passano, ma gli uomini italiani restano sempre gli stessi.