Colonnello Guardia di Finanza arrestato: scriveva attività mai fatte per farsi pagare dallo Stato

Arrestato a Vercelli un colonnello della Guardia di Finanza che sul registro delle attività scriveva cose mai fatte, ottenendo dei pagamenti da parte dello Stato. Truffa aggravata ai danni dello Stato, falso, peculato militare e abuso d’ufficio. Sono queste le accuse rivolte al colonnello, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli, ora agli arresti domiciliari.

Il colonnello della Finanza e le finte attività

Insieme al colonnello arrestato anche un brigadiere, sempre della Finanza. Secondo l’accusa i due hanno indicato nelle scritture di servizio attività mai effettuate. In questo modo hanno ottenuto dal ministero dell’Economia dei pagamenti di somme che non sarebbero loro spettate.

Secondo i magistrati l’alto ufficiale della guardia di finanza e il suo più stretto collaboratore, redigendo le scritture di servizio, avrebbero indicato falsamente orari e località di lavoro per attività che in realtà non sarebbero state mai eseguite. Ma anche di aver prestato servizi in orari e luoghi che non sarebbero mai stati fatti. Attestando falsamente la propria presenza in servizio, i due arrestati hanno indotto in errore il Mef a erogare, a livello contributivo, somme di denaro che non sarebbero loro spettate.

Non solo il colonnello, anche altri militari nella truffa

Oltre ai due vertici, sono iscritti nel registro degli indagati, a vario titolo, altri tre militari, tutti destinatari di avvisi di garanzia. Eseguite diverse perquisizioni negli uffici del comando finalizzate all’acquisizione di documentazioni. Il colonnello, 58 anni, è al comando delle fiamme gialle di Vercelli dall’agosto 2019.