Colzate, Loredana Ghilardi risarcita: masso le uccise marito e figli 12 anni fa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Febbraio 2014 - 11:46 OLTRE 6 MESI FA
Colzate, Loredana Ghilardi risarcita: masso le uccise marito e figli 12 anni fa

Colzate, Loredana Ghilardi risarcita: masso le uccise marito e figli 12 anni fa

BERGAMO – Schiacciati da un masso che si staccò dalla montagna nel comune di Colzate, in provincia di Bergamo. Morirono così Roberto Bonfanti e i due figli Fabio e Andrea l’11 maggio di 12 anni fa. Bonfanti, 39 anni, era a bordo della sua auto quando un masso di 15 tonnellate si staccò e la travolse. A bordo anche i figli di 10 e 6 anni. Una famiglia distrutta, ma ora il giudice ha disposto per Loredana Ghilardi, moglie e madre delle vittime, un risarcimento da 902mila euro più il pagamento delle spese legali di 40mila euro.

A pagare non sarà il Comune di Colzate, ma la Milano Assicurazioni, e per Loredana ora arriva il momento di voltare pagina, spiega Giuliana Ubbiali sul Corriere della Sera – Edizione Bergamo:

“Lei dice che ora può voltare pagina «nel senso che questa storia è finita. Ho aspettato 12 anni per avere una risposta. Resta però il fatto che mio marito e i miei figli non li ho più e nessuna somma potrà mai restituire loro la vita. Ho pensato più volte di lasciar perdere tutto, ma ho tenuto duro perché si facesse giustizia. Lo dovevo a loro».

Intanto la donna si è risposata ed ha avuto un terzo figlio:

“«Luca, un miracolo che lo scorso ottobre ha compiuto 9 anni, il mio terzo figlio. Terzo, sì, perché ho tre figli. Quando chi non mi conosce me lo chiede, rispondo proprio così, che ne ho altri due, uno di 23 e uno di 18 anni. Lo so che quella tragedia me li ha portati via, ma per me ci sono ancora. Sa, quando vedo in giro i coetanei di Fabio con le loro fidanzatine mi chiedo come sarebbe stata la vita di mio figlio»”.

La tragedia si consuma nel 2002:

“Tre vite spezzate per quella che la giustizia penale, tra il 2006 e il 2007, chiuse come tragica fatalità. Papà e due figli che viaggiavano sulla loro Y10 lungo la strada che collega Colzate con Bondo e un macigno di 15 tonnellate che si staccò dal versante della montagna proprio nell’istante in cui passavano. Una bomba che piombò sull’auto e la colpì in pieno senza concedere loro scampo. E come se non bastasse lei, mamma e moglie che arrivò poco dopo dietro di loro e si trovò quella scena che non sparirà mai dai suoi occhi”.

Nonostante il Comune di Colzate e l’assicurazione hanno portato avanti la causa, sostenendo che non vi fossero responsabilità ma che di triste fatalità si sia trattato, la custodia della strada comunale è stata decisiva per la sentenza del giudice. Ma ora che la causa è giunta al termine, l’amarezza e il dolore della perdita rimangono:

“«La ruota ha girato per anni contro di me. Questa sentenza ha salvato la mia opinione della giustizia. Non cambia un dato di fatto. Il mio primo pensiero al mattino va a Fabio e Andrea. Poi guardo Luca e dico: eccolo qua. È un mix dell’uno e dell’altro per caratteristiche fisiche e carattere». Sa tutto della precedente famiglia della mamma: «Quando è nato, prima di portalo a casa l’ho portato dai fratelli». Lui è il bambino che di recente è stato ricoverato e l’ha vista brutta: «Una volta a casa ha preso due palloncini, li ha legati insieme e gli ha lasciati volare. Sopra ha scritto una frase. Sa che cosa mi ha detto ? “So che loro mi hanno aiutato”»”.