Como, sputi e insulti alla cestista di colore: la partita di basket non si ferma

Pubblicato il 7 Aprile 2011 - 18:43 OLTRE 6 MESI FA

COMO – Insulti e sputi durante la partita contro la cestista italiana ( ma di origini nigeriane). E la partita non si è fermata. Un gruppo di ultrà, entrato nel palazzetto dello sport verso la fine della partita, ha preso di mira con insulti razzisti una giocatrice della Geas Sesto San Giovanni, impegnata mercoledì sera a Casnate (Como) in una partita dei playoff di pallacanestro femminile, serie A1, in casa della Comense. Nel mirino degli ultrà, una dozzina di persone in tutto, sono finite un po’ tutte le giocatrici ospiti, ma soprattutto l’atleta di colore Abiola Wabara, di origini nigeriane e passaporto italiano, bersaglio di insulti razzisti e sputi.

Nonostante questo, la partita è arrivata a conclusione, con la vittoria delle ospiti. Il fatto è stato denunciato sul sito della Geas. A fine gara, vinta dalle ospiti, i dirigenti della società di Sesto hanno trattenuto la comprensibile reazione dell’atleta. ”Gli insulti da parte dei tifosi purtroppo fanno parte del gioco – commenta la giocatrice sul sito della società – dobbiamo fingere di non sentirli e andare avanti. Quando però mi sono sentita chiamare scimmia non ho potuto restare indifferente. Mi spiace per il tentativo di reazione ma queste cose non devono succedere, mai. A tutto c’è un limite”.