Concordia, governatore Toscana: “Chiederemo a Costa 30mln € per i danni”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Novembre 2014 - 20:03 OLTRE 6 MESI FA
Concordia, governatore Toscana: "Chiederemo a Costa 30mld € per i danni"

Concordia, governatore Toscana: “Chiederemo a Costa 30mld € per i danni”

FIRENZE – Trenta milioni di euro di risarcimento per i danni all’immagine della Regione Toscana. Questa la richiesta di Enrico Rossi, il governatore della Toscana, a Costa Crociere per il naufragio della Concordia all’isola del Giglio.

“Prima eravamo conosciuti per Galileo Galilei e Leonardo da Vinci, oggi per Francesco Scettino e le sue oscenità”, ha detto Rossi. “Stime di danni fantasiose e poetiche”, ha replicato il legale di Costa Crociere, mentre il legale di Schettino parla di dichiarazioni “inopportune e del tutto fuori luogo”.

Interrogato come testimone al processo per il naufragio della Concordia, il governatore della Toscana, che si è costituita parte civile, ha dichiarato:

“Chiederemo a Costa 30 milioni di indennizzo per i danni di immagine subiti dalla Toscana. L’immagine del ‘mostro’ adagiato sugli scogli dell’Isola del Giglio ha fatto il giro del mondo e si è impressa nell’immaginario collettivo. Questo ci danneggia, contrasta e offusca la bellezza delle nostre spiagge, delle nostre isole, del nostro paesaggio”.

E ha aggiunto, spiegando che l’isola del Giglio ha perso 45mila turisti durante la presenza del relitto:

“L’attrattività della Toscana ha subìto un duro colpo, tant’è che abbiamo registrato un calo del 13% nelle presenze turistiche al Giglio, calo che si è esteso a tutto l’Arcipelago con una riduzione del 7,5% e del meno 4% sull’insieme delle coste toscane”.

Rossi ha poi detto:

“Eravamo conosciuti per Galileo Galilei e Leonardo da Vinci, ma adesso tutti ci conoscono per Schettino e le sue oscenità. La Toscana vantava un paesaggio straordinario e quel mostro adagiato ha dato un tocco mortale al turismo non solo del Giglio ma di tutta la nostra regione”.

L’accostamento dell’isola del Giglio al naufragio ha portato il turismo di curiosi che volevano vedere il relitto, spiega ancora Rossi, un “turismo morboso” non legato alle bellezze naturali della Toscana:

“C’è stata una caduta in generale del turismo balneare, in particolare, guarda caso, nell’arcipelago toscano e non c’è dubbio che nell’immaginario collettivo il Giglio è l’isola che ha il mostro di ferro adagiato accanto al porto, non è il Giglio come luogo di vacanze”.

Il legale di Costa Crociere, Marco De Luca, ha replicato:

“Le stime dei danni subiti mi sembrano assolutamente fantasiose e ipotetiche, questa ricostruzione di centinaia di milioni di danni sia per il Comune sia per la Regione mi sembra non realistica. In concreto non riesco a vedere quale possa essere un danno risarcibile secondo canoni di carattere giuridico”.

E aggiunge:

“Qui si è parlato di danni assai poco immediati e assai poco diretti. Se si pensa al danno biologico, da parte di un Comune è francamente poco credibile, mentre per il danno d’immagine per l’isola del Giglio non esiste. E’ stato ricostruito con elencazione specifica di dati di comunicazione, articoli di stampa, trasmissioni tv. L’aspetto qualitativo è stato dichiarato (in aula, ndr) come estremamente negativo. Invece a me pare che l’isola del Giglio, il Comune e i gigliesi da questa vicenda abbiano avuto una ricostruzione di immagine assolutamente positiva, che tutti riconosciamo”.

De Luca ha anche ricordato che

“ci sono stati numerosi premi che sono stati dati in Italia e all’estero al Giglio e ai suoi abitanti verso cui tutti abbiamo un senso di assoluto rispetto e di ammirazione per gli interventi che hanno fatto. Quindi parlare di un danno subito per l’impressione che i terzi hanno avuto dell’isola e dei gigliesi mi sembra francamente poco realistico e controvertibile. A noi risultano dati per la verità un po’ diversi”.

Anche Domenico Pepe, legale di Schettino, ha replicato alle dichiarazioni di Rossi:

“Non mi sembra che la Toscana possa aver avuto danni dall’incidente della Concordia. Le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sul comandante Francesco Schettino, mi sembrano inopportune e del tutto fuori luogo. Come le richieste fatte al processo per la Regione”.

E conclude:

“Si è trattato di un incidente e al processo ancora dovranno emergere tutte le verità che Schettino dirà alla prossima udienza, quando deporrà. Schettino è rimasto turbato dalle dichiarazioni di Rossi, che sono fuori luogo come le richieste di danni. Se lo querelerà? Valuteremo. Il nostro primo obiettivo è di accertare la verità di un incidente. E bisogna poi accertare se il comandante abbia commesso degli errori oppure no”.