Concordia, il vescovo di Rimini: "Catastrofe che si poteva evitare"

Pubblicato il 20 Marzo 2012 - 14:56 OLTRE 6 MESI FA

RIMINI, 20 MAR – Quella della Costa Concordia e' stata ''una catastrofe devastante che si doveva e si poteva evitare, e di cui altri hanno il dovere, davanti al tribunale divino e alla giustizia umana, di assumersi la gravissima responsabilita'. Non e' stato Dio a distrarsi quel 13 gennaio ne' a rendersi latitante al largo dell'isola del Giglio''. Lo sostiene il vescovo di Rimini, Monsignor Francesco Lambiasi, in un passaggio dell'omelia per il funerale di Dayana e Willimas Arlotti, scomparsi nel naufragio della Costa Concordia.

''No, non possiamo mettere in conto a Dio il tragico disastro che e' costata la vita a Dayana, a suo papa' e ad altre tante vittime'', insiste il vescovo di Rimini nella sua omelia. ''Alla domanda dove e' allora Dio, quando avvengono queste tragedie – ha proseguito – la risposta secondo Gesu' di Nazareth e' una sola: Dio e' sempre la' dove c'e' un suo figlio che soffre e muore. Sempre. Come recita un antico testo giudaico: 'se un empio perseguita un giusto, Dio e' dalla parte del perseguitato. Se un giusto perseguita un giusto, Dio e' dalla parte del perseguitato. Se un empio perseguita un empio, Dio e' dalla parte del perseguitato'. ''Il Cristo crocifisso – ha sottolineato ancora – e' sempre dalla parte dei poveri crocifissi''.