Costa Concordia, Schettino. “32 morti? Destino non lo scrivo io”

Pubblicato il 22 Maggio 2013 - 20:28 OLTRE 6 MESI FA
Concordia, stop obbligo dimora Schettino. "32 vittime? Destino non lo scrivo io"

Concordia, stop obbligo dimora Schettino. “32 vittime? Destino non lo scrivo io” (Foto Lapresse)

GROSSETO – “Purtroppo il destino non lo scrivo io“. Così Francesco Schettino ha risposto a chi gli chiedeva delle 32 vittime del naufragio del 13 gennaio 2012, mentre usciva dal Teatro Moderno di Grosseto dove si è tenuta l’udienza preliminare che lo ha rinviato a giudizio.

Il gup di Grosseto, Pietro Molino, ha disposto la revoca dell’obbligo di dimora a Meta di Sorrento, per l’ex comandante. Ma ha ritenuto “più che sufficienti gli indizi di colpevolezza” presentati dai pm.

Il collegio giudicante che dal 9 luglio prenderà in carico il processo che vede alla sbarra Francesco Schettino, dovrebbe essere composto da Giovanni Puliatti, presidente della sezione penale del tribunale di Grosseto e dai giudici a latere Sergio Compagnucci e Marco Mezzaluna.

”Sono sereno, andrò al dibattimento sapendo che potrò spiegare con calma i fatti avvenuti”, ha detto Schettino. “Trattandosi di un incidente tecnico – ha aggiunto – si deve entrare nei tecnicismi e c’è quindi bisogno di spiegare con calma” quanto accaduto. A chi chiedeva se avesse fatto errori, ha risposto: ”Sugli errori ho già risposto”.

Non teme una maxi condanna a 20 anni di carcere, Schettino, che temerario ha infine sostenuto: ”La galera non mi fa paura. Fa paura la coscienza. La galera non pulisce le coscienze, se non hai la coscienza a posto. Ma la mia lo è”.