Concorso Scuola, l’esperimento: in alcune classi quasi il 90% bocciati ai quiz, e nemmeno i prof di ruolo ce la fanno

La delusione del Concorso Scuola per migliaia di candidati: in alcune classi di concorso, quasi il 90% ha fallito l'impresa. I quiz un terno a lotto che neppure gli attuali docenti di ruolo sono in grado di superare.

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2022 - 11:28 OLTRE 6 MESI FA
Concorso Scuola, l'esperimento: in alcune classi quasi il 90% bocciati ai quiz, e nemmeno i prof di ruolo ce la fanno

Concorso Scuola, l’esperimento: in alcune classi quasi il 90% bocciati ai quiz, e nemmeno i prof di ruolo ce la fanno (Foto Ansa)

Il Concorso Scuola, speranza per migliaia di precari, è una disfatta. La percentuale dei bocciati alle prime selezioni è spropositata: in alcune classi di concorso quasi il 90% ha fallito la prova. Il sogno di 430.583 candidati, inseguito dal 2018 quando fu annunciato per la prima volta il concorso, poi bandito nel 2020, si è infranto sui quiz a crocette che lo stesso ministro Bianchi ha definito “inadeguati”. 

Per passare la prova bisognava rispondere correttamente a 35 domande su 50, raggiungendo un punteggio pari a 70 (2 punti a domanda). Quindi con più di 15 errori si veniva respinti. Un vero e proprio terno a lotto che neppure gli attuali insegnanti di ruolo sono stati in grado di superare, come dimostra l’esperimento del Corriere della Sera.

Concorso Scuola, se anche un prof di ruolo non riesce a passare il quiz

Sul Corriere il prof. Marco Ricucci, docente di Italiano e Latino al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Milano e a contratto presso l’Università degli Studi di Milano, racconta la sua esperienza come cavia volontaria al quiz.

Ha voluto “provare l’ebbrezza del concorso ordinario – spiega – in quanto io sono entrato di ruolo dopo essere stato selezionato e abilitato con la SISS attraverso lo scorrimento delle Graduatorie ad Esaurimento. Ebbene, ho raggiunto 68/70 nella prova computerizzata”.

Eppure il prof Ricucci ha un curriculum accademico di gran pregio: “Ho una laurea in Lettere conseguita col massimo dei voti, un corso biennale di formazione specialistico per diventare professore, quasi 10 anni di insegnamento alle medie, un anno di formazione e prova superato”.

“Non ho fatto altro – osserva amareggiato – che affrontare il concorso come un gratta-e-vinci, per poi, bocciato, ritornare a occupare la mia cattedra di ruolo. Speriamo nella prossima volta, in un concorso basato su criteri diversi. Io però non ci sarò”.