Concorso scuola, scritti rinviati: “500 euro di danni a candidato”

Pubblicato il 11 Febbraio 2013 - 09:59| Aggiornato il 16 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Aspiranti prof sul piede di guerra per il rinvio delle prove scritte del concorso scuola. Le associazioni dei consumatori hanno intenzione di fare ricorso contro lo spostamento dei test dell’11 e 12 febbraio causa maltempo. Con una richiesta di 500 euro a candidato.

“La neve? Ma è solo un pretesto!, dice Carlo Rienzi, del Codacons. La verità è che giovedì scorso sono stati riammessi alle prove settemila candidati in più, e quando il ministero si è reso conto che non c’era abbastanza tempo per organizzare la loro partecipazione al concorso, ha tirato fuori il rinvio per maltempo”.
 
Proprio il Codacons sta raccogliendo adesioni per un’azione collettiva e per chiedere un rimborso minimo di 500 euro a testa per il danno esistenziale subito da ogni candidato, oltre ad eventuali risarcimenti a fronte di spese documentate.

“I candidati hanno sicuramente prenotato voli e treni low cost, ha spiegato al Corriere della Sera Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento dei consumatori. Sappiamo bene che si tratta di biglietti meno cari ma non rimborsabili. Ipotizzando che due terzi dei candidati, quindi 60mila circa su oltre 88mila ammessi in prima istanza, si sarebbero dovuti spostare, e immaginando un costo medio a testa di 50 euro, arriviamo a tre milioni bruciati“.

Ci sono poi le spese sostenute dalle famiglie di quei bambini che fino a sabato sapevano di non poter andare a scuola perché nei loro istituti si svolgevano le prove del concorso. Molte di quelle famiglie, sostengono sempre le associazioni dei consumatori, si sono organizzate con delle baby sitter. Altri soldi buttati per loro.