Contraffazione: sgominata banda italo-bulgara, produceva false Hogan

Pubblicato il 23 Dicembre 2010 - 09:52 OLTRE 6 MESI FA

Un’organizzazione criminale italo-bulgara specializzata nella contraffazione e commercializzazione di false calzature Hogan è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Ancona. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, sono state denunciate 11 persone e otto società di Marche e Abruzzo. Sequestrate 1.400 paia di calzature finite, 2.200 in produzione, 20 mila pezzi fra scatole, cartellini e parti di calzature pronte per l’assemblaggio, oltre a 250 fra stampi, punzoni, fustelle. Secondo le Fiamme gialle, la merce non era destinata al mercato degli ambulanti abusivi ma a quello degli outlet di prodotti griffati.

L’organizzazione operava in Italia, fra le province di Macerata, Fermo e Teramo, e in Bulgaria, attraverso due società e strutture autonome. Alcuni piccoli imprenditori del Maceratese e del Fermano producevano i semilavorati per le calzature finite, alle quali veniva poi apposto il marchio Hogan, una delle griffe di punta del gruppo industriale di Diego della Valle, che ha sede nel medesimo distretto calzaturiero, a Casette d’Ete.

Scatole, sacchetti, logo, etichette identificative erano riprodotti perfettamente, così come i codici a barre. E proprio per aggirare i controlli sulle varie fasi di lavorazione era stata costituita la joint venture italo-bulgara. Una volta confezionate, le calzature venivano commercializzate da una fitta rete di intermediari, ricostruita a ritroso dai finanzieri, che hanno eseguito decine di perquisizioni in aziende e abitazioni riconducibili ai componenti della banda. Sequestrata anche un’auto di lusso, utilizzata per il trasporto del materiale.

Le indagini, che rientrano in un’attività di intelligence a tutela dei diritti della proprietà industriale, proseguono per verificare se i materiali e i coloranti impiegati nella realizzazione delle calzature siano tossici.