La processione delle mamme tremanti: 150 controlli al giorno col cuore in gola

Pubblicato il 23 Agosto 2011 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Ogni giorno da domani all’ospedale Gemelli, al Bambin Gesù e al San Camillo di Roma sfileranno, come in una processione, 150 mamme con i loro bambini e col cuore in gola. Sono le mamme di quei bambini che sono nati dal marzo 2011 al Gemelli e che devono essere sottoposti ai controlli per verificare se siano affetti da tubercolosi. Sono quei bambini che sono venuti a contatto con l’infermiera che, ignara di avere la tubercolosi, li potrebbe aver contagiati.

C’è da immaginare l’ansia, la preoccupazione di queste mamme. I tre ospedali da domani saranno letteralmente “invasi” da un esercito tremante: saranno riempiti di bimbetti di pochi mesi e dalle loro madri col cuore in gola, che aspettano nella saletta bianca di sapere se loro figlio è malato, e quindi bisogna iniziare le cure, oppure possono tornare a casa e tirare un profondissimo sospiro di sollievo.

L’ansia cresce e sta crescendo anche in queste ore per queste mamme. E’ di lunedì, infatti, la notizia che altri due bambini sono risultati positivi al test della Tbc. Arriva la notizia, e l’esercito delle mamme tremanti va ancora di più in ansia, va letteralmente nel pallone. Tutte pensano: e se anche il mio è stato contagiato?

La situazione potrebbe essere o sembrare più grave di come era apparsa all’inizio. I bimbi trovati positivi finora stanno bene, ma comunque la notizia è che il virus si è trasmesso. E allora occorrono più controlli. Ecco perché la presidente del Lazio, Renata Polverini, ha deciso di aumentarne i numeri: si passa a farne 150 al giorno, 50 per struttura “cosicche’ entro il 31 agosto tutti i neonati saranno sottoposti al test”.

La Polverini spiega: ”Tutti i genitori saranno contattati, con telefonate e lettere della Asl che partiranno oggi stesso cosicche’ i genitori che sono in vacanza potranno trovarla al loro ritorno”. Un ritorno gelato dalle vacanze. “E se dovesse sfuggire qualcuno – aggiunge la Polverini – troveremo altre modalità. Ad esempio e’ gia’ capitato il caso di un bambino nato al Gemelli ma di un’altra regione. In quel caso e’ stato visitato nella sua regione, ma tutti i referti dovranno comunque essere inviati qui da noi, all’Unita’ di coordinamento. Tutti i 1.271 bambini dovranno essere sottoposti a test”.