Coronavirus, bimba cinese torna dalle vacanze e gli alunni disertano la scuola

di Alessandro Avico
Pubblicato il 1 Febbraio 2020 - 19:28 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, bimba cinese torna dalle vacanze e gli alunni disertano la scuola

Coronavirus, bimba cinese torna dalle vacanze e gli alunni disertano la scuola (Foto Ansa(

ROMA – Un’alunna cinese, iscritta in una scuola del Sannio, è tornata dalle vacanze nel suo paese d’origine e così i genitori degli altri alunni hanno deciso di non mandare più i loro figli a scuola, per paura del contagio coronavirus. Accade nell’istituto comprensivo di Telese Terme, dove il dirigente scolastico, è stato costretto a inviare una nota alle famiglie per rassicurare tutti. La dirigente ha invitato “a superare paure irrazionali e psicosi collettive che rischiano di sfociare in una anacronistica caccia all’untore”.

“Molti hanno deciso di tenere ‘preventivamente’ i figli a casa – scrive – nonostante la bambina non sia ancora rientrata scuola. Premesso che il paese in cui si è recata la bambina, Wenzho, è un piccolo centro sulla costa a mille chilometri da Wuhan, sappiamo che in Cina ben prima che in Italia sono scattate le misure di prevenzione e i controlli sanitari; pertanto la bambina e i familiari hanno superato ben 4 controlli aeroportuali in entrate e in uscita e non presentano alcun sintomo influenzale”.

La coppia cinese a Roma.

“Vogliamo rassicurare tutti, a Roma non abbiamo mai preso mezzi pubblici e siamo stati sempre in albergo”. Queste sono le prime parole dei due turisti con il coronavirus ricoverati allo Spallanzani. I due turisti hanno assicurato: “A Roma non abbiamo girato, non abbiamo visitato nulla. Ci siamo ammalati subito e abbiamo sempre mangiato in camera”.

La coppia, in Italia da una settimana, è atterrata a Malpensa e poi ha visitato alcune città, tra cui Parma e Firenze, prima di arrivare nella capitale dove ha iniziato a percepire i sintomi. “Vogliamo ringraziare tutti allo Spallanzani per quello che hanno fatto per noi”. E ancora: “Grazie a tutti per quello che hanno fatto: per i primi soccorsi, per l’accoglienza, le cure, la disponibilità… Siamo sereni”.