Coronavirus, bollettino del 17 febbraio: 12.074 nuovi casi e 369 vittime. In calo le terapie intensive

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Febbraio 2021 - 17:42| Aggiornato il 18 Febbraio 2021 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, bollettino del 17 febbraio: 12.074 nuovi casi e 369 vittime. In calo le terapie intensive

Coronavirus, bollettino del 17 febbraio: 12.074 nuovi casi e 369 vittime. In calo le terapie intensive

Coronavirus, bollettino del 17 febbraio: sono 12.074 i nuovi casi di Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Le vittime sono, invece, 369. 

In tutto i tamponi eseguiti in Italia nelle ultime 24 ore, tra molecolari e antigenici, sono stati 294.411, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi che sale al 4,1% rispetto al 3,8% di ieri.

Le persone attualmente positive in Italia sono 388.864 (-4.822 rispetto a ieri), mentre il totale delle vittime è salito a 94.540.

Bollettino coronavirus del 17 febbraio: calano terapie intensive e ricoveri

Le persone guarite o dimesse sono in totale 2.268.253 (+16.519 rispetto a ieri).

In calo i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia: sono 2.043, 31 in meno rispetto a ieri nonostante i 113 ingressi nelle ultime 24 ore.

Diminuisce anche il numero di persone ricoverate con sintomi nei reparti non intensivi: sono 18.274, 189 in meno rispetto a ieri.

Covid, gli epidemiologi: “Cresce l’incidenza tra i più giovani”

Nelle ultime settimane è in aumento l’incidenza di Covid-19 nelle fasce più giovani di età, probabilmente per l’arrivo delle varianti del coronavirus Sars-CoV-2. Lo scrive l’associazione italiana di Epidemiologia nel proprio bollettino.

“Le persone oltre gli 84 anni di età, presentano ancora i tassi di incidenza più elevati (170 per 100.000), seppure in decremento – si legge -. Il valore dell’incidenza per i bambini più piccoli (0-2 anni) è stabile, mentre l’incremento registrato nelle scorse settimane è chiaramente attribuibile ai bambini tra 3 e 5 anni (tasso 119 per 100.00); il tasso è in aumento anche per i ragazzi di 11-13 anni di età (137 per 100.000). Da notare anche l’incremento osservato nella classe di età 6-10 anni che ha l ‘incidenza più elevata in almeno tre regioni, Umbria, Lazio e Campania. Un’ipotesi in studio che potrebbe concorrere a spiegare questo andamento è la circolazione della variante inglese”.

Il tasso di incidenza complessivo per le regioni considerate, scrivono gli epidemiologi, è di 132 casi per 100.000, vicino ai valori dell’inizio di ottobre 2020.

Nell’ultima settimana di gennaio la regione Umbria e il Friuli-Venezia Giulia hanno i tassi di incidenza più elevati (237 e 221 casi per 100.000 rispettivamente), seguiti dalla Emilia-Romagna e Marche (181 e 179 rispettivamente). La Toscana ha il tasso più basso (98 casi per 100.000) anche se in rapida crescita nell’ultima settimana.