Coronavirus, bollettino del 3 febbraio: 13.189 nuovi positivi e 477 decessi. Tasso positività al 4,7%

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 3 Febbraio 2021 - 18:48 OLTRE 6 MESI FA
bollettino coronavirus 3 febbraio

Coronavirus, bollettino del 3 febbraio: 13.189 nuovi positiivi e 477 decessi. Tasso positività al 4,7%

Coronavirus in Italia, il bollettino di mercoledì 3 febbraio del Ministero della Salute.

I nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 13.189 su 279.307 tamponi (ieri erano stati 9.660 su 244.429 tamponi).

Ancora molto alto il numero dei morti: 477 contro i 499 di ieri, martedì 2 febbraio.

Coronavirus in Italia, 15.748 dimessi e guariti

Con 15.748 dimessi e guariti in più gli attualmente positivi sono 434.722, 3.043 in meno rispetto a ieri quando c’era stato un calo di 9.824 unità. Il totale delle vittime da coronavirus nel nostro Paese dall’inizio della pandemia sale a 89.820.

In totale,  da inizio epidemia i casi sono 2.583.790. I guariti e i dimessi sono 2.059.248 (+15.748), in isolamento domiciliare ci sono 412.506 persone (-2.728). 

I tamponi tra molecolari e antigenici processati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati dunque 35 mila più di ieri, con un tasso di positività del 4,7% (ieri era stato del 3,9%, l’incremento è dello 0,8%).

Coronavirus in Italia, ancora in calo ricoveri in terapia intensiva e ordinari

In calo le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia: sono 2.145, 69 in meno rispetto a ieri nel saldo tra ingressi e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 133. I ricoverati con sintomi sono invece 20.071, quindi 246 in meno di ieri. 

Coronavirus in Umbria, varianti potrebbero spiegare l’aumento dei casi

“Le tre varianti più conosciute del virus Sars-Cov-2 (inglese, Sud-africana e brasiliana) sono caratterizzate da una più elevata capacità diffusiva”.

“Quindi potenzialmente, se si dimostrerà la circolazione di varianti virali nel territorio della provincia di Perugia, questo potrebbe aiutare a spiegare l’incremento dei casi osservato nelle ultime settimane in questa zona”.

A dirlo è la professoressa Daniela Francisci, direttore della Struttura complessa di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliera.

La professoressa Francisci spiega anche come si è arrivati a individuare i due casi sospetti in Umbria.

“Ogni mese – dice – vengono inviati dal laboratorio di microbiologia di Perugia, quello di riferimento regionale, dei campioni (tamponi naso faringei) random all’Istituto superiore di sanità per il programma di sorveglianza nazionale”.

“I due campioni ‘sospetti’ per la variante brasiliana facevano parte del lotto di quelli inviati l’8 gennaio scorso”.

“Altri 42 campioni con caratteristiche sospette sono stati inviati sempre all’Iss e i risultati saranno disponibili nei prossimi giorni”.

Riguardo alla protezione offerta dai vaccini, la professoressa Francisci sottolinea che secondo “i dati disponibili quelli a Rna (Pfizer e Moderna) che vengono utilizzati sono altamente efficaci, proteggendo dalla malattia circa il 95% dei vaccinati”.

“La protezione – aggiunge – non è immediata ma si sviluppa una settimana dopo la seconda dose”.

“Al momento non ci sono dati che indichino una perdita di attività dei vaccini nei confronti delle varianti, ma ulteriori studi sono in corso”.