Coronavirus, Borrelli: “Autocertificazione anche se si esce a piedi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2020 - 19:13 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Borrelli: "Autocertificazione anche se si esce a piedi"

Coronavirus, Borrelli: “Autocertificazione anche se si esce a piedi” (nella foto ANSA Piazza San Marco a Venezia)

ROMA – “Il consiglio è sempre lo stesso, uscire per lo stretto necessario e indispensabile”. Lo ha ribadito il commissario Angelo Borrelli rispondendo ai cronisti in conferenza stampa.

Il capo della Protezione Civile ha poi sottolineato che anche ci esce a piedi “deve portare l’autocertificazione” (qui puoi scaricare il modulo).

Inoltre Borrelli parlando delle misure da prendere sul posto di lavoro ha detto: “Sull’uso delle mascherine chirurgiche in luogo di lavoro, il Comitato scientifico raccomanda di rispettare rigorosamente la distanze di un metro come principale criterio di contenimento del virus. In assenza della possibilità di mantenere la distanza è raccomandato l’uso delle mascherine”. 

Nel giorno in cui l’Oms ha dichiarato quella di coronavirus una pandemia, Borrelli ha sottolineato: “Avevamo detto che i dati della Lombardia erano parziali e oggi abbiamo numeri che fanno sì che i dati possano apparire come un numero elevato, ma in realtà la crescita odierna è nel trend dei giorni scorsi”, in pratica, tra i contagi 600 sono malati di cui ieri non erano disponibili i dati.

Sono 10.590 i malati complessivi di Covid-19, quelli ricoverati con sintomi 5.838 e 3.724 sono in isolamento domiciliare, mentre i guariti sono in tutto 1.045, dei quali 41 oggi.

Nel bollettino quotidiano il commissario per l’emergenza Coronavirus, ha poi precisato che il numero di malati è aumentato di 2.076 unità rispetto a ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 12.462. Le vittime sono complessivamente 827: rispetto a ieri sono 196 in più,  ma questo numero, ha precisato il capo della Protezione civile Borrelli, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. 

I 12.462 casi complessivi sono così suddivisi: 7.280 Lombardia, 1.739 Emilia Romagna, 1.023 Veneto, 501, Piemonte, 479 Marche. E ancora: 320 Toscana, 194 Liguria, 154 Campania, 150 Lazio, 126 Friuli Venezia Giulia, 77 Puglia e provincia Trento, 75 provincia Bolzano, 83 Sicilia, 46 Umbria, 38 Abruzzo, 37 Sardegna, 20 Valle d’Aosta, 19 Calabria, 16 Molise e 8 Basilicata. (fonte ANSA)