Coronavirus, Emiliano: “In Puglia in 2000 hanno firmato il modulo di rientro dal Nord”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2020 - 10:15 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Ansa

Coronavirus, Emiliano: “In Puglia in 2000 hanno firmato il modulo di rientro dal Nord” (foto Ansa)

ROMA – Duemila persone, dice il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano (il dato è aggiornato alle 21 di domenica 8 marzo) hanno compilato il modulo di autosegnalazione previsto dall’ordinanza regionale che obbliga chi rientra in Puglia dalla Lombardia e dalle province in emergenza coronavirus a comunicare il proprio arrivo al medico di famiglia o, appunto, compilando il modulo sul sito ‘sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus’.

“La risposta di 2.000 pugliesi all’ordinanza è un fatto positivo – dichiara Emiliano – compilando il modulo per segnalare il loro arrivo in Puglia di fatto queste persone si mettono in isolamento a casa per 14 giorni, i pugliesi stanno dimostrando grande senso di responsabilità”.

I dati.

Da ieri sono 2.545 le persone che hanno compilato il modulo online di auto segnalazione per dichiarare di essere rientrate in Puglia dalla Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio- Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia. Queste persone, secondo quanto previsto dall’ordinanza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dovranno restare in quarantena per 14 giorni. In totale, dal 29 febbraio ad oggi, comprese le 2.545 segnalazioni avvenute da ieri alle 9 di oggi, sono 9.362 i pugliesi rientrati da zone a rischio.

Il sindaco di Messina: “Non discriminare i fratelli del Nord”.

“La struttura comunale per l’emergenza coronavirus è al vostro fianco. Ciò che non accetto è l’atteggiamento discriminatorio emerso anche da qualche rappresentante istituzionale nei confronti chi vive al Nord. Purtroppo i nostri territori sono stati segnati da tragedie. La solidarietà che è sempre scattata in ambito nazionale ha però fatto dell’Italia una vera nazione”.

Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca. “È un appello che lancio a tutti perché certe frasi che tacciano i cittadini del Nord come lebbrosi o appestati non sono sentimenti che caratterizzano il popolo siciliano e in particolare quello messinese. – aggiunge – È una situazione che è esplosa al Nord ma ciò non presuppone che tutti i focolai italiani siano partiti da lì. Questo nessuno lo può affermare con certezza. Per Messina infatti posso dirvi che il primo contagiato non è collegabile a nostri fratelli del Nord. Li chiamo così anche a futura memoria. Mettiamo da parte tutto questo perché non ci serve”.

“Sono stati formalizzati dei procedimenti collegati ai servizi comunali – annuncia – Stiamo facendo la nostra parte in relazione a una serie di attività che riguardano le strategie per rilanciare lo sviluppo locale finita la fase emergenziale”. Fra i provvedimenti adottati “la sospensione del ricevimento del pubblico negli uffici comunali,lo stop delle celebrazioni dei matrimoni con il rito civile, la sanificazione dei mezzi di trasporto, con cadenza periodica”.

Fonte: Ansa.